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al testo di Adielle
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L'Anabasi di Senofonte al confronto ha il midollo molle di mille lucciole il tuo fegato fecondo per cui al fuoco non guardarsi indietro sia un mantice con le sdrucciole ad ardere rapire e farsi forte della rapina, un tuo credo da non perdere come la prima a piazza Dante di uno spettacolo fuori sede. Cade dentro questo otre che tanto ti è indifferente l'acquavite da non credere delle mie scorribande platoniche come l'acqua per chi ha sete. Non voglio e qui lo dico e qui lo nego arrivare per secondo tra le tue braccia tese ma la sentenza degli arrivi è che io abbia fede nelle partenze fuori orario come tante Messaline. Perchè vivi disperata quando il tuo credo è ardere me lo dice il fiuto del toro che soffia via la polvere dall'arena. |
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