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al testo di Adielle
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Oh mia Ermione sai cos' è l' amore, protocollo degli dei? Per fare che il conclave delle glorie passate giustifichi un nuovo giorno trascorso senza di lei? Il futuro di ambiziose meraviglie che s' infrangano come su scudi lance aguzze, nell' emergenza dell' assedio. Non ti riconosco, non so più chi sei e la mischia si avvale della polvere per confondermi le idee nel deserto che mi arredi, anabasi di miraggi malinconici. Eppure gli occhi di Lily Evans li riconoscerebbe dovunque quel serio professore che non ha mai ceduto all' urgenza di pentirsene. Anche se appartengono ad un altro certi sguardi d' amore oh mia Ermione, che generi la luce. Proteggimi dal male con tutta la magia di cui sarai capace. Ché tempi peggiori avranno bisogno di un diverso coraggio di cui ho un estremo bisogno anche adesso per tirare avanti certi futuri anteriori che alcuni fantasmi ancora mi rincorrono, caduti nello stagno del mio inconscio dove affondo e tu mi guardi mentre preghi che i rami del salice che piange mi tendano loro grazie. Tender is the night a radio capita(l) e i bordi del lago sono le pareti della mia stanza e l' immagine che ho di te è una foto che hai scordato di cancellarmi dalla memoria. Mentre la musica si avvale di tutto lo spazio che rimane e vola le parole occupano solo poche righe. Per volta per tutte le volte che qualcuno le legga. Ecco, a prima vista o meno del necessario è bene si pronuncino. Oh mia Ermione, i doni della morte, di cui sei padrona.
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