LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Adielle
|
||||
Dover far finta di avere chi ti ama dall'altra parte delle onde che tu stesso emani perchè vadano all'arrembaggio di terre sconosciute forestiere dell'ordine delle ombre maledette e incredule ti è sufficiente a vivere nettezze rarefatte insomma come se dicessi che ti ho inventata per mettere in scena una tragedia mimetica e io stesso ho creduto che tu fossi vera di tuo conto e non propedeutica alla mia voglia terrestre, omerica di essere concupito da una te stessa di grandezza fotonica utopia dei controluce, delle foglie che cadono al vento senza rendere conto di sottrazione d'ipotesi, musa d'argento e di pensier. Vero, dunque sognando, anche tu m'hai tanto amato soltanto per il verso delle vertebre che avevo appena conosciuto. Per una grazia del tutto immeritata ho attirato le tue maledizioni e adesso non possiamo star soli, senza sentirci, nemmeno per un attimo altrimenti io cadrei malato e tu la cura mesopotamica. Genesi di un cortocircuito. |
|