In autunno, vorrei essere un punto. D'inverno, una parentesi o, forse, niente. In primavera, vorrei avere più accenti. Accenti gravi e acuti. E, anche, due punti: due punti per andare a capo e vivermi accanto. D'estate, vorrei essere la barra obliqua del poeta, l'ombra della virgola non messa. Una lineetta. D'estate vorrei essere un punto. Il punto esclamativo del vento!
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Alessandra Ponticelli Conti
- 20/02/2016 13:47:00
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Grazie, Alberto e Nando, per avere letto e commentato così efficacemente la mia poesia. Nellaugurare a entrambi nessun punto interrogativo ma tante certezze, un grato saluto Alessandra
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Nando
- 20/02/2016 12:37:00
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Dallapparenza briosa, in realtà nasconde in sé profondità altissime di sentimento e pensiero, sfumando e celando un "impeachment" esistenziale, certo non per una sentenza sfavorevole, però per manifestare le sue scabrosità (della nostra condizione esistenziale). Sentimento e pensiero come forma di molteplici contenuti, antagonisti a volte e spesso contraddittori, che appartengono però di diritto al vivere umano. Infine, la scelta dellestetica come morale del vivere, infine poiché la scelta di parlarci dellinterpunzione come metafora del nostro cercare un "senso" al nostro essere "teorie di parole", singolarmente, assieme, noi e la vita stessa, ci spiega e rende ragione di quanto fin qui scritto. Un grande abbraccio affettuoso, Alessandra
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Alberto Becca
- 19/02/2016 19:21:00
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Poesia del desiderio, estatica, sognante.. molto gradevole e sfiziosa.. uno sfogo dfella fantasia, un viaggio del sentimento poetico, un vagare a ruota libera dell ispirazione.. personalmente vorrei incontrare tantissime virgole, accenti, parentesi.. e pochi punti interrogativi...
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Alessandra Ponticelli Conti
- 18/02/2016 22:26:00
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Cara Franca, grazie!
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Franca Alaimo
- 18/02/2016 19:10:00
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Una poesia davvero originale che utilizza i segni dinterpunzione per esprimere stati danimo e desideri. Mi piace parecchio.
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