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In riva al Reno

Nella zona da proteggere l'amore

raccoglie vetro come fiori e lattine

in riva al Reno. Quella donna spalanca

come finestre una croce celeste,sua niniva

contro i furti d'identità sulle scarpate.

La vigilia di natale masticherà verbena

a benedire l'erba, fresca, tra le mani

a cicatrizzare l'll muschio  sul collo

bagnandosi più volte nello stesso letto

dove l'll Reno congiunge con la Setta

il focolare della neve, ripostiglio tagliato

d'ombra dai temporali. C'e' odore d'inverno 

sull'Altopiano.Sulle tempie è nevicato.

Devo andare. -Non è tempo di gioia-

 

Dentro le lattine si nasconde

sazia di briciole dai piedi

a forza spinge i vetrini nei sacchetti

grigi dentro i buchi degli alberi

fin dove può la vista stare senza

baratta l'll ventre

con  gli addobbi di natale

 

Mi guardano dai bordi della strada

suburbi abissali, pesanti di un lamento

che in alto non rimane,

esili in superficie

così lontani dall'Avvento

 Emilio Capaccio - 17/12/2012 23:11:00 [ leggi altri commenti di Emilio Capaccio » ]

"...La vigilia di natale masticherà verbena..."
Ah, la mia amata verbena!

Metafore originali e immagini molto suggestive!

Beijus, Amina!

 Amina Narimi - 17/12/2012 21:22:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Ondina della danza
elementale di montagna,
nelle cascate cerco l’anima,
nello scroscio d’inevitabile profezia
proteggo il sogno e l’anello del mio Reno
dal figlio della nebbia,dall’oblio

Grazie Luca!!

 Luca Soldati - 17/12/2012 18:03:00 [ leggi altri commenti di Luca Soldati » ]

Danzavano del Reno nelle mistiche
acque, avvilite le Ondine dall’onta
subita; poi non è stato dato più
di scorgerle. I naviganti, che in notti
trasfigurate sicuri veleggiano,
narrano di un flebile suono simile
ad un lamento, a tratti percepibile,
vinto dal clangore dei meccanismi
moderni. Sì le esangui elementali
ninfe si celano al guardo dell’uomo,
dannate dall’agamico anatema.
Una coltre di policrome schiume
ricopre la superficie del Fiume,
tenendo bordone alla nuvolaglia
che vela il cielo di eguali colori.

 Amina Narimi - 17/12/2012 17:58:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

quei buchi sono a ricovero dei sogni,basta chiuderli con la creta
poi soffiare,a mantenerli vivi nell’inverno...ecco Cristiana spingere a forza i vetrini equivale credo a non smettere di sognare..mettendo,per quanto grigi,quei toni di colore dentro gli alberi...tanto da barattare con la pancia quest’emozione brillante più degli addobbi di Natale pur forte richiamo
E’ un lamento, quello che si sente dal profondo così fondo che non riesce a risalire se non per poco,tanto che in superficie può apparire esile e perfino lontano dall’Avvento
Ma quanto gli è vicino e quanto sogna di colorare!
Grazie Cristiana...ora sto anche meglio con il mio pensiero_esule_sempre


 Cristiana Fischer - 17/12/2012 17:38:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

c’è tristezza e isolamento in questa tua "a forza spinge i vetrini nei sacchetti/grigi dentro i buchi degli alberi" e tiri questa somma "così lontani dall’Avvento"... vediamo: lontana dai riti domestici nè puoi distribuire perline colorate... forse sbaglio tutto, anima esule

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