Come un crinale
dal petto dilatato in canto
dove Dio si china in ombra
la pieve mi raccoglie, mia regina,
mia sacerdotessa mi solleva
col suo raggio troppo breve
questo sole -
che nell'anima trattengo
per l'll buio che rimane -
nella resurrezione
sonorità famigliari
morsura animi
nel piombo di parole incerte
disfatte l'una con l'altra dalla neve
liberate nel caos collimano
scivolando nello stesso passo
a flusso di vita si distende
il verde di rilanci come mani
e nell'orecchio interno una donna corre
al monologo di primavera
senza fiato :
sollevate le maniche - a braccia nude -
sui polsi l'aria mi bagnava
del suo alito spietato
soffiando l'inverno dalla fronte
un cuore uscito fuori solo.
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Amina Narimi
- 22/03/2013 22:22:00
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@Cristina: è alla Pieve del Pino che ogni anno esco sola, al via della Primavera, per mettere dentro agli occhi tutto il verde nuovo sotto il silenzio della corsa-questa volta non ero sola allombra della pieve Grazie Cristina,perchè hai sempre parole che corrono con me
@Cristiana : Grazie,perchè non importa dove..Ciao Cristiana,un caro saluto
@Luc : ho sentito quellaria prendere vita sui miei polsi nella corsa della primavera alla salita degli dei anche Lei soffiava via così la febbre dalla fronte,un tempo.. Grazie Luc e grazie della splendida poesia
@Nando : Non ho più distinto il vento dalla pelle, il colore della macchia dallo sguardo...correvo come qualcuno mi tirasse per i polsi con unarmonia propria solo agli angeli..siamo tornate a casa in due
Grazie Ferdinando,le tue parole fanno nido nei miei pensieri
@Loredana: se solo sapessi tradurre con le parole i pensieri che si mischiavano con le immagini laria e la commozione ! Grazie Loredana..Ti abbraccio
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Cristina Bizzarri
- 21/03/2013 19:20:00
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Forse una visione che su di te si riversa, improvvisa, e ti inonda di gioia divina e di dolore dombra. Perché la luce di allora la protegge e la nasconde lombra. Sempre susciti sensazioni che, correndo incontro, sollevano da qui.
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Cristiana Fischer
- 21/03/2013 19:16:00
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è magnifico il verso "e nellorecchio interno una donna corre": non importa dove!
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Luc Laudja
- 21/03/2013 18:46:00
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Solo un cuore che di sistole in diastole ritma il peregrinare incerto della prima vera preghiera di resurrezione, spande luce e per_dono alla morsa coscienza - innocente invero - di anima luminosa che spietatamente amando lega lora allallora i polsi e le ore ad un cuore M A I solo.
Impossibile leggerti, senza sentirsi addosso quella stessa aria che, forse scossa o forse commossa, ti accarezzava e scuoteva. Brividi.
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Nando
- 21/03/2013 18:18:00
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Non sono più parole queste macchie dinchiostro che segnano terre ma un battito dali che salza in volo. Grazie Amina, il tuo (in)canto è plettro che tocca lanima in attesa.
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Loredana Savelli
- 21/03/2013 17:28:00
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Tante immagini, tante emozioni, lo stare sempre "in contemplazione". Tante poesie in una.
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