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al testo di Amina Narimi
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Tutte le madri diventa, a bassa voce, una donna lacrimando sul dolore acqua notturna testimone della notte le scorre addosso ciò che è stato fatto nel respiro che non conosce gridi di congedo Trema in ogni suono ricongiungendo le vocali scure nel melisma della gioia sulle labbra come un masso stai sospeso al culmine
mentre qualcosa oscillando va per terra quella donna che ti passava accanto cammina ora con gli occhi di chi corre porta un segno sulla fronte dei sonnambuli una pozza di colori che le cresce sotto il peso dell’autunno lecca il miele fa l’amore con la lingua dei fratelli un flusso sotterraneo di saggezza : è uno spazio verde, che ti accoglie, fa silenzio alla ragione intemerata il controcanto infinibile di un sogno
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