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al testo di Andrea R
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Nucleo reale, lieve fragore, interrotto dal denso fruscio del vento, che il cielo attonito con lo sguardo velato di buio nel gelo di notte, con fremito spento e muto sgomento, assale.
Denso abisso di mare, frastuono colmo di un vuoto ancestrale, che lieve volteggia tra i rami di ogni momento, fragile onda spezzata da un sospiro nel fondo del mio turbamento.
Cuore disperso nelle falde del tempo, lucido tocco di un pianto del male, che nulla rifugge e nel tiepido tuono risveglia il nudo rancore che nel petto lento, silente risale. |
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