Il rigore del silenzio è necessario a volte per ritrovare se stessi.
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Franca Colozzo
- 10/02/2018 00:04:00
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Il rigore è un habitus mentale che ci aiuta spesso a superare le difficoltà della vita. Una pausa di riflessione, di silenzio, serve a ritrovare l’interiorità della nostra anima e ad ascoltarne le voci molte volte inascoltate. Arcangelo, grazie per l’approfondito ed esaustivo commento.
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Arcangelo Galante
- 09/02/2018 13:51:00
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Introspettive considerazioni, molto condivise e veritiere. Il silenzio, al momento giusto, credo affascini sempre, in quanto, talvolta, urla più della voce stessa, e lo fa bene, svegliando l’anima, in modo dirompente. Meditando nel silenzio, talvolta è possibile comprendere cose, anche non espresse verbalmente, mettendoci in contatto col nostro vero io e sintonizzandoci con le frequenze emozionali dell’anima propria. Il silenzio, però, non deve mai spegnerci il cuore ed il cervello, né isolarci, definitivamente. Tutti noi, nasciamo da un silenzio ancestrale, che, spesso, dovremmo ascoltare frequentemente, per meglio agire e vivere; ma questa è solamente una mia considerazione filosofica. Un aforisma, utile a ricordare quel valore, insito proprio nell’ascolto interiore del silenzio. Un solare saluto, lasciato “silenziosamente”. :-)
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