LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo proposto da Franca Colozzo
Soliloque of a Lunatic... Soliloquio di un Lunatico....

A poem by Kul Bushan Razdan Razdan   
 
 SOLILOQUY OF A LUNATIC ....
 
People call me "Mad", why so?
Why?
Am I not wiser, more prudent, more thinking?
For me the Sun's Dwell in Me,
the Stars as well!
Yet they shout at me:
" There goes the lunatic! ",
" Catch him, put him in an Asylum for the Mad ",
Methinks, and wisely so,
All these Skunks, are these the wise ones, suffering, groaning?
Are they victims of the Defects Of Doubt and Taints of Blood, yes so it seems!
I'm the Child Of God, those who brand me mad,
They are themselves with swollen brains,
Blind Minds, Myopic Visions.
Mistaken notions, fractured wisdom.
Whenever I speak, I speak sense, filtered,
Buttered out of Nonsense, my words form a Froth Of Prudence!
How does it bequeath to me a dose of madness? I ask these Wise Wastrels,
Who often shout: " There goes the Crackpot ".
These incorrigible Skunks,
Are themselves lost,
Lost in a Cacophony of Snarlings,
Akin to those of Mad Dogs,
Heeeheeehee Heigh Ho! 
@Kul Bushan Razdan Razdan  
  
👍 
 

Una poesia di Kul Bushan Razdan Razdan

Tradotta da Franca Colozzo

SOLILOQUIO DI UN LUNATICO ....

La gente mi chiama “pazzo”, perché?
Perché?
Non sono forse più saggio, più prudente, più pensante?
Per me il Sole abita in me,
anche le Stelle!
Eppure mi gridano:
“Ecco il pazzo! “,
“Prendetelo, mettetelo in un manicomio per pazzi”,
Credo, e saggiamente,
Tutti questi Skunk, sono questi i saggi, che soffrono, che gemono?
Sono vittime dei difetti del dubbio e dei spargimento di sangue, sì, così sembra!
Io sono il Figlio di Dio, coloro che mi bollano come pazzo,
sono essi stessi con il cervello strampalato,
menti cieche, visioni miopi.
Nozioni sbagliate, saggezza frammentata.
Ogni volta che parlo, dico cose sensate, filtrate,
Imburrate dal nonsense, le mie parole formano una spuma di prudenza!
Cosa mi lascia in eredità una dose di follia? Chiedo a questi Saggi Spregiudicati,
che spesso gridano: “Ecco il pazzo”.
Queste puzzole incorreggibili,
sono essi stessi perduti,
persi in una cacofonia di ringhi,
simili a quelli dei cani pazzi,
Heeeheeehee Heigh Ho!
@Kul Bushan Razdan Razdan

Traduzione @Franca Colozzo

 

 
 
 
 
 
 
 
 

 Franca Colozzo - 16/05/2024 23:32:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

This poem, written by the distinguished Dr. Kul Bushan Razdan (INDIA), is well suited to the times in which we live where the margin between rationality and irrationality is so narrow that it is difficult to discern between the two opposites so much so that we do not know whether the truly insane is wiser than the so-called wise in a world thirsting for hatred, racial and religious discrimination, madness exacerbated by hunger for money and power.

(IT)

Questa poesia, scritta dall’illustre Dr. Kul Bushan Razdan (INDIA), ben s’attaglia ai tempi in cui viviamo dove il margine tra razionalità e irrazionalità è talmente esiguo che è difficile sceverare tra i due opposti tanto da non sapere se il vero pazzo sia più saggio dei cosiddetti sapienti in un mondo assetato d’odio, discriminazioni razziali e religiose, follia esacerbata da fame di soldi e potere.


- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato il tuo commento non andrà direttamente in pubblicazione ma passerà da una convalida della Redazione.
Quando avrai inviato il commento, riceverai una e-mail all'indirizzo che hai inserito nell'apposito campo sottostante contenente un collegamento (link) cliccando sul quale covaliderai il tuo commento che sarà pertanto letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, a insindacabile decisione della Redazione; potranno passare alcuni giorni dalla eventuale pubblicazione. Se il commento verrà pubblicato, allora sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.

Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.

Nominativo (obbligatorio):


Posta elettronica (obbligatoria):

DA LEGGERE PRIMA DELL'INVIO DI UN COMMENTO
Nessun utente può gestire i commenti pubblicati, solo LaRecherche.it può farlo.
La rimozione di un commento da parte di LaRecherche.it non equivale alla cancellazione dello stesso, il commento, in prima istanza, verrà tolto dalla pubblicazione e sarà cancellato soltanto se non costituirà possibile prova del venir meno al Regolamento, in ogni caso la sua cancellazione definitiva o meno è a discrezione di LaRecherche.it.
Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).

I tuoi dati saranno trattati solo per gestire la pubblicazione del commento. Per maggiori informazioni leggi l’Informativa privacy. Inviando il commento dichiaro di acconsentire all'Informativa privacy sul trattamento dei dati personali:

Acconsento Non acconsento