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al testo di Emanuele Di Marco
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(Tramite il ricordo delle mie dolci nonne, dedico questa, nel giorno della festa della mamma, a mia madre)
Amelia ed Olga, così diverse in terra, così simili in Cielo, dolcemente guardano i loro figli dall’alto. Scambiandosi uno sguardo di complice intesa, accarezzano la testa di quelli, tornati per un momento, per un piccolo attimo, i loro bambini, con invisibile mano. Ed essi, nel sonno, domattina nulla ricorderanno, sentono premere i loro capelli ormai bianchi, e come da bimbi, abbandonati fra le coltri profumate del materno tepore, fremono di un ineffabile brivido di serenità. |
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