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al testo di Annamaria Pambianchi
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Una pressante preghiera a te tanto lontano (quanto la vertigine d'altro pianeta) eppure a portata di mano nel geniale geroglifico del cuore nella densa foresta dell'impenetrabile spaziotempo.
Un incontro ravvicinato chiedo un incrocio di occhi un saluto che resti e sbocci nel deserto della distanza non detta.
Non ti prometto parole che non ho. Prometto di essere trepida e intera nel deporre tutto il pentagramma della mia essenza accanto alla serenata della tua vita.
Così faremo un bagno di lacrime festose. Così, come sei per sempre a me figlio, insieme saremo in un momento nel grembo insonne della notte nello scorrere della sorte nel fiume carsico di generazioni nel cenacolo protetto degli abbracci.
(Una notte magica - Ebook 235 - collana Libri Liberi)
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