Io scriverò dell'alba e del parco e del fiore nel vaso che chiamava i miei occhi allo stupore;
e scriverò di noi, quel dolce pronome che abbiamo abitato insieme,
mentre ci sfioriva tra le mani la vita come una stagione mai vissuta.
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Alessandra Ponticelli Conti
- 10/12/2018 21:35:00
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Che meraviglia!
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Gil
- 15/11/2018 06:28:00
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Rosa, Franca, Cristina, Salvatore: grazie! Onorato delle vostre parole.
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Salvatore Pizzo
- 12/11/2018 18:12:00
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Amara, come solo un fiore descritto, però mai annusato... Emoziona un saluto
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cristina bizzarri
- 12/11/2018 13:59:00
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Il contrasto tra le prime due strofe e la terza coglie di sorpresa, stupore e malinconia. Ricorda a tutti noi che siamo umani, e che anche i sentimenti sfioriscono, non perché non ci si ami più, ma perché qualcosa, anche in noi, assume le forme del passare delle stagioni. Con una semplicità levigata questa poesia raggiunge le emozioni e fa vibrare.
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Franca Colozzo
- 12/11/2018 00:53:00
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Caro Gil, stai prendendo inconsapevolmente il linguaggio di Laura stemperato dalla dolcezza di questa stagione di morie di foglie e di natura. Ecco i fiori, i cocci e lo stupore mentre la vita sfioriva tra le mani... Abitato un pronome insieme è come un abito che si indossa in due. Buona notte.
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Rosa Maria Cantatore
- 11/11/2018 15:26:00
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questo senso dello sfiorire inconsapevole- e senza rimedio- della nostra esistenza mi ha molto colpita.
Come, del resto, tutte le tue poesie.
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Gil
- 11/11/2018 09:56:00
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Grazie, amabilissima Laura, ogni Tuo commento traccia un solco indelebile nell’anima, seme fecondo se non di nuove fioriture poetiche certo però di una memoria del cuore, che nutrirà per sempre i miei autunni ed i miei inverni esistenziali.
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Laura Turra
- 11/11/2018 06:24:00
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Gil, questa tua ha una purezza che commuove. Le vedo, tutte, le meraviglie di cui tu scrivi, che canti e dispieghi davanti ai nostri occhi sempre troppo lontani, noi sempre troppo disattenti a renderci conto di quanto abbiamo con grande ampiezza senza possederlo come corpo, ma possedendolo come intimo, profonda sostanza di noi stessi. Grazie, è bellissima. Ti abbraccio
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