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Stare

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La semplicità del nostro stare
immobili e muti
sotto un cielo che appare
di un azzurro indifferente,
a tratti sgomenta
come la luce una prigione;

eppure, se tu osservi,
attraversando le apparenze
delle forme che sottraggono lo spazio all'infinito -
dentro i limiti si rivela la libertà -,
lo stabat dei colori,
ritrovi nelle contrazioni della luce
gli spasmi della gioia di vivere
in un restare fermoimmagine
all'ombra luminosa dell'assurdo.

 Gil - 06/04/2020 10:35:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]

Cristina, sei un dono di Dio.

 cristina bizzarri - 05/04/2020 10:09:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Splendido quel condensare ne "l’ombra luminosa dell’assurdo" la "semplicità del nostro stare", insieme al nostro sgomento. Ma in quell’"eppure" si rannicchia come in un nido la nostra libertà, proprio perché ci sono dati i "limiti" entro cui "stare
immobili e muti"; senza questi limiti vivremmo in uno spazio senza fondamenta, in una casa senza muri, in un vuoto spaesante e insensato. Soprattutto ora. Perché è solo "nelle contrazioni della luce" - come nelle doglie del parto - che "gli spasmi della gioia di vivere" trovano e offrono un senso alla vita. Un senso spesso nascosto, come in uno specchio scuro. Attraversare le apparenze, tu dici Gil: è questo, forse, il nostro compito di esseri umani in questo nostro percorso di vita sulla terra. Ed è questa l’operazione più difficile, complessa, dolorosa come le doglie di un parto. E’ appunto questa dimensione "assurda", che tanto ha impregnato i pensieri e gli scritti di Camus, che questa poesia ci indica. Ma, a differenza di Camus che solo in questo assurdo trova il fondamento per la ribellione del singolo fino a giungere alla solidarietà tra gli uomini nella lotta contro il male che è sempre in agguato dopo ogni vittoria - a differenza di Camus tu in questi versi ci inviti a oltrepassare l’ombra, a entrare, seppure pieni di dubbi e incertezze, in una dimensione creaturale. Accolgo questo tuo invito con gratitudine per l’apertura di senso e anche per la bellezza con cui lo dici.

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