Guardami risalto do all’anima, a un sorso di complici labbra, al midollo che hai dentro. Non ha requie il freddo calore, della mente la lama . Guardami mentre mi g u a d i e a pelo di braccia affondi la spada. Il vello su tavole andate fra vino frizzante Io passo a carezza … nido nelle tue mani
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Jacob l.
- 12/02/2015 16:48:00
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Questo testo è ( quasi) musica. Si potrebbe farne una canzone. Bello, intenso, breve, incisivo.
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Nando
- 26/01/2015 20:09:00
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È interessante l’uso della "rima concettuale" ovvero definiamola simmetria di senso - sono figure verbali che si richiamano reciprocamente - segno di una consapevole e lucida scelta di Elsa Paradiso nella costruzione del testo, significazione di un’osservazione, rielaborazione ed infine narrazione del reale, non solo per lo sguardo proprio dell’artista ma pure del filosofo, quindi crocevia di punti di vista, che nasce e trova nutrimento dalla materia vitale. Questo vale solo come introduzione alla carne poetica, proprio perché quest’ultima alla fine sfugge verso l’estetica del bello, per non rimanere prigioniera di categorizzazioni ancorché valide. Il tema erotico nella relazione di coppia è forse il più fecondo per l’autointerrogazione esistenziale, le sue ragioni ci sospingono verso la terra dandoci i morsi di una fame ancestrale e spirituale quando non ferita gravemente dalla bulimia o dall’anorressia dell’eros, tema qui trattato con naturalezza, senza operazioni di aritmetica elementare o con concessioni superflue, nel quale attrae la visione particolare che risuona nuova e personale: l’idea che amarsi è viaggiarsi, quindi non solo una compenetrazione propria della reciprocità, ma ancora di più un attraversamento dell’altro che diventa via e non fine, salvando per il mutuo amarsi, sia l’irriducibiltà reciproca a mero mezzo nella via sia la nobile mediazione dall’assolutismo finalistico; allora in questo senso affascina il "guardami-guadami", tra l’altro un felice cambio di consonante -, un attraversarsi prima con gli occhi e poi con l’amplesso dei sensi, lasciando integra la percezione di un’inafferrabilità che appartiene ad ogni persona e sempre re la si ritrova anche nel tu amato. Architettura della scrittura, trattato tematico, coimvolgimento emozionale-esistenziale, dànno la bellezza e la profondità dello sguardo poetico della Poeta, senza tuttavi negarle la crudezza dei riverberi della precarietà e delle intrinseche contraddizioni presenti anche in ogni relazione amorosa (pensiamo a "freddo calore"-"requie", esempio di rima concettuale o simmetria concettuale). Per continuare occorrerebbero altre menti e mezzi, ma Voi mi porterete sicuramente la Vostra clemenza.
Ciao, Elsa
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Silvia De Angelis
- 26/01/2015 14:07:00
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Uno sguardo dolce, che assuma importanza, e dia certezza, in un rapporto d’amore... Molto gradita e piaciuta, questa tua, Elsa, buona settimana,silvia
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Lorenzo Mullon
- 26/01/2015 11:45:00
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il vino frizzante mi fa venire in mente Zorba danziamo per unire la terra al cielo! senza vergogna passiamo a carezza, ebbri di vita
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Sara Cristofori
- 26/01/2015 08:28:00
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la ricerca di una conferma in uno sguardo che può essere verità... bella :)
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