Come cambia il tempo di nuvole e di sole, quando spicca il vento e l’acqua scende rada fitta, ampia, trasparente o bianca come cristalli lievi. Fino a farsi manto, cipria di carezze. E urla luce il lampo Come cambia il tempo fra le pieghe, siano lenzuola o veste a fasciare un lume d’anima. Nel seno che si accuccia in torsoli di dita, nell’attesa calva d’iridi che scendano la cima per tornare da un pensiero ad una riva … … finché la terra chiama e una goccia ci respira
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Elsa Paradiso
- 28/03/2018 09:17:00
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Grazie, gentile Franca. Sia anche per te una serena Pasqua.
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Franca Colozzo
- 27/03/2018 20:29:00
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Prego, ti auguro una buona serata ed una Pasqua colma di serenità, come ho inviato a tutti gli autori in "Pensieri" (chissà se lo leggeranno!), tramite il mio messaggio augurale per una Pasqua serena, ma soprattutto di Pace nel mondo.
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Elsa Paradiso
- 27/03/2018 20:09:00
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Grazie Franca per il bellissimo commento. Un caro saluto.
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Franca Colozzo
- 26/03/2018 22:06:00
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Uno stile inconfondibile è il tuo, che ho colto anche in altre tue poesie. Luso della parola inconsueto, come una sferza per richiamarci ad un ordine vitale. La pioggia che scroscia, inondando la natura come "cipria di carezza", la terra che laccoglie come un dono dal cielo dopo tanta arsura... Proprio la parola trasforma in magia un evento usuale, un acquazzone improvviso, tra il tripudio dei sensi che si risvegliano a rinnovata vita. Complimenti!
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Elsa Paradiso
- 26/03/2018 20:40:00
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Ah, gli amorosi sensi! Tutto può essere ... ma tu, caro Nando, non sminuirti mai. Il tuo acume suggerisce anche a chi scrive. Un abbraccio.
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Ferdinando Battaglia
- 26/03/2018 05:37:00
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Sulla felicità della scrittura è stato già brillantemente detto da chi mi ha preceduto, vorrei invece io sottolineare il contenuto letto in chiave erotica, poiché, a mio modesto avviso, tutte le immagini utilizzate consapevolmente dalla poeta convergono in un tessitura sugli amorosi sensi; non solo lo si evince dalle parole "cipria" e "carezza", ma in " lenzuola" oppure anche in quel passaggio stupendo e geniale: "nellattesa calva diridi", per arrivare poi a quella " terra" che simboleggia la nostra carnalità e chiudere con la "goccia" segno del vitale respiro del piacere. Particolarmente stupendo il verso nel titolo.
Ciao, Elsissima, sii clemente con la mia interpretazione, poiché magari errata o sgradita.
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Elsa Paradiso
- 23/03/2018 11:28:00
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Laura, Klara, Giuseppe, Far, Rosa, Graced, Salvatore … vi ringrazio tanto.
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Salvatore Pizzo
- 22/03/2018 18:31:00
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Che dire di più?... Soltanto un inchino per quanto riesca ad esser bella e musicale questa poesia che sembra sgorgare direttamente da madre terra o dal lampo dun fulmineo temporale... abbracciosempre...
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Graced
- 22/03/2018 17:19:00
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Gli elementi della natura nel loro variare accendono emozioni a toccare lanima. Un testo molto bello. Complimenti! Graced
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Rosa Maria Cantatore
- 22/03/2018 15:57:00
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la pioggia, la luce, il temporale... così è la vita degli uomini: come nella grande vicenda della Natura. Ciao, Elsa. Super-brava ;)
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Giuseppe Terracciano
- 22/03/2018 11:51:00
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Complimenti! Una bella Poesia! è stato un piacere leggerla.
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Klara Rubino
- 22/03/2018 09:48:00
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Buongiorno Elsa, una poesia meravigliosa hai pubblicato. Sono tante le espressioni originali e molto efficaci che mi hanno colpito. "Cipria di carezze" ad esempio, subito dopo poi "E urla luce un lampo " : fanno forte contrasto valorizzandosi vicendevolmente. E ancora quellaccucciarsi in torsoli o lattesa calva ...insomma complimenti!
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Laura Turra
- 22/03/2018 08:22:00
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Stamattina sto leggendo poesie bellissime e questa tua non è da meno, Elsa. Davvero molto apprezzata (con una mia preferenza per la prima stanza). Un caro saluto
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