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al testo di Enrico Piolanti
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L'estate sta arrivando l'aria comincia a riscaldarsi sotto un sole che si fa sempre più caldo.
Il viottolo è stretto, ai lati i rovi ogni tanto ti trattengono, ti graffiano, tu con le tue scarpe da tennis un po' logore continui a camminare, il viottolo si fa sempre più stretto ed i rovi sempre più alti, il caldo comincia a farsi opprimente alcune gocce di sudore ti calcano la fronte e ti scavano gli occhi, è difficile starti dietro, star dietro ai tuoi passi, ma devo, devo farlo. E' tanto che cammino non ho contato né i giorni né le notti. Ogni tanto ti fermi per prender fiato ed io in silenzio dietro di te faccio altrettanto. Questi maledetti rovi si fanno sempre più fitti non riesci a vedere. Ti volti ma dietro di te ne sono cresciuti altri ancora più fitti, non puoi più tornare indietro continui a camminare. Ho cercato di contare i tuoi passi ma ho perso il conto, non importa continuo a seguirti. Le foglie del bosco cominciano ad ingiallire, l'aria si fa più fresca, sono i colori dell'autunno, non riconosco più il colore delle scarpe, la tua maglietta è strappata, quei maledetti rovi...... Ti volti cerchi con lo sguardo un aiuto, forse una mano, ma non mi vedi, i tuoi occhi non mi vedono, eppure sono lì davanti a te anch'io stanco e logoro ma non mi vedi. Ti volti e continui i tuoi passi, io li seguo provo a ricontarli, mi distraggo, non trovo più i tuoi passi, comincio a correre sempre più forte, ti ho perso, i tuoi passi sono più veloci dei miei,ho il cuore che mi scoppia, ma non mi fermo, poi ti rivedo, in lontananza hai la faccia scarna, gli occhi scavati, dalla maglietta strappata vedo tante cicatrici che colano gocce di sangue,sei sporco, le tue gambe esili tremano, quel maledetto fango ti sta coprendo. Ti siedi con la testa tra le tue grandi mani, forse stai piangendo, forse stai pensando, comincia a piovere, dapprima piano, quella pioggia talmente fine che quasi quasi sembra non bagnarti....poi sempre più forte fino a diventare un proprio e vero temporale. Ti rialzi con la forza che solo tu riesci a tirar fuori....continui i tuoi passi.Ti seguo. C'è silenzio intorno a noi, il viottolo comincia ad allargarsi, i rovi si fanno più bassi. Fa freddo è un freddo maledetto che ti entra nelle ossa. Ti trovo poco più avanti rannicchiato su te stesso. La neve comincia a cadere sempre più fitta, ti sta coprendo....... Quel silenzio ovattato attorno a noi intorno ai nostri passi. Ti tengo la mano, non la senti, ti parlo,non ascolti, intorno a noi è tutto bianco, anche i tuoi occhi sono bianchi....... Mi avvicino a te e sento il cuore, sento il tuo cuore battere, il suo battito è una melodia di vita...sei vivo. Ti risvegli all'improvviso, appena in tempo.....prima che la neve ti soffochi. Riprendi i tuoi passi. Ti seguo. Hai una forza che pochi uomini hanno non so in quanti avrebbero avuto la forza di rialzarsi, pochi molto pochi. I rovi cominciano a diradarsi si distinguono alcuni spiazzi verdi,i primi prati. Ti sto guardando sempre più da vicino....seguo i tuoi passi.... Un profumo intenso ci sta entrando dentro, è il profumo dei primi fiori, è il profumo della primavera. Ti volti, mi vedi, mi corri incontro e mi senti........ Il tuo volto è rosso, il tuo torace è pieno, le tue gambe sono robuste e forti, è ora di cominciare a vivere... A VIVERE I NOSTRI PASSI.......INSIEME |
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