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al testo di Alberto Becca
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Lei, lacerata, logorata dalla sua illibatezza languiva, arrancava nei giorni leggendo nel sole e nel mare partenze e ritorni, lamentando una piu' che infinita tristezza lascito non voluto di uno scampolo di giovinezza. Lui, incontrandola, conoscendola, parlandole lascio' infine cadere il discorso le si avvicino' agile e disinvolto come un orso lesinando complimenti e allusioni: lestofante innato, dispensatore di illusioni lapsus, amenità, banalità e brandelli di canzoni
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