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Bla, bla, bla ... quando volano gli stracci.

Bla, bla, bla…quando volano gli stracci.

Spettacolo indecente ieri nel nostro Parlamento che mai si era visto prima neppure nelle peggiori piazze dei mercati e/o nei peggiori tuguri del malaffare si sono levati in difesa dell’indifendibile, da parte di quanti, Ministri & Compari, hanno levato stracci intrisi di escrementi ‘pisciando fuori dal bidone’, col propinare agli italiani la montagna di bugie coniate a bella posta. Per non dire di tutti quegli stenditori di tappeti, Opinionisti assoldati e Giornalisti leccaculi, che fuori dalle sedi ufficiali, hanno sbavato sulla Costituzione su cui a loro volta hanno giurato, e/o quantomeno che dovrebbero attenersi alle normative disciplinari la deontologia professionale.
Falsi e ipocriti quindi che pur di tenere occupato lo scranno e/o la poltrona di politici e quant’altro, di redattori e direttori delle testate giornalistiche che occupano senza titolo e senza merito, si arrampicano sugli specchi portando esempi da manuale o rimembrando fatti che risalgono ai decenni passati. Fatto è che in ambito giuridico, economico e culturale vanno stracciando vocabolari alla ricerca di parole intrise di polvere accumulata in vecchie sentenze delle Corti, pur di scrollarsi di dosso il peso di essersi assoggettati al potere con la coda in mezzo alle gambe, pur di lavarsi le mani sporche del loro passato di inetti
Siamo alle solite, se non è colpa di chi ci governa è senz’altro di chi c’era prima e se non basta anche di quelli che c’erano ancor prima di loro, ma il vile volersi scrollare di dosso ogni responsabilità, per incapacità e inettitudine, ricade comunque su noi cittadini, inclusi però i loro successori, tra figli e nipoti, amici genuflessori, che non tenendo conto di quanto la storia si ripete, commetteranno gli stessi errori dei padri genitoriali e putativi che gli hanno trasmesso gli insegnamenti della disonestà intellettuale e culturale.
Ma inoltre ai ‘senza vergogna’ si sono visti ‘in diretta nazionale’ quindi senza possibilità di smentita, abbiamo assistito alla scandalosa levata di scudi ‘costi quel che costi’ delle donne andare contro la loro stessa natura con bieca cecità, mostrando quell’astio che sotto-sotto tengono nascosto a mascherare una certa ‘antica rivalsa’ nei confronti dei colleghi uomini, con la sola differenza che lo fanno con superficiale attitudine al comando e più raramente per una presa di posizione che le distingue. Dacché ne deriva che a nessuna delle parti in causa davvero interessa il ‘bene’ degli italiani perché si sentono inattaccabili, non ricattabili, indistruttibile o quanto di più eterni, disconoscendo che una guerra li ridurrebbe come quegli ‘stracci’ che adesso tirano addosso agli altri.
Corresponsabili dell’olocausto indegno che si va consumando nelle varie parti del mondo come lo siamo tutti, che si chiamino russi, israeliani, cinesi, talebani e quant’altri. Quante altre giornate dovremo commemorare per i morti nel Mediterraneo, in Ucraina, in Palestina, in Congo, in Afganistan? Possibile che non ci sia nell’umanità intera qualcuno che parli di “Pace”? a questo proposito voglio qui ricordare le parole di Sua Santità P.P. GIOVANNI XXIII°, Enciclica “Pacem in Terris”, 1963:

“Ogni essere umano ha diritto alla libertà di movimento e di dimora all’interno della comunità politica di cui è cittadino; ed ha pure il diritto, quando legittimi interessi lo consigliano, di immigrare in altre comunità politiche e stabilirsi con esse. Per il fatto di essere cittadini di una determinata comunità politica, nulla perde di contenuto la propria appartenenza, in qualità di membri, alla stessa famiglia umana e quindi l’appartenenza, in qualità di cittadini, alla comunità mondiale”.

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