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Noi, piccoli frammenti dell’universo

C’è chi ha dato uno sputo al passato

in quei nuovi colletti inamidati 

imbrattando la storia

ma forse non sa che da orfani siamo

proiettili verso un futuro ignoto.

 

C’è chi infiocchetta piccoli pacchi

trovati al mercatino delle pulci

con incarto lucente.

Così leggeri, trasudano il niente,

hanno sapore di smesso e ammuffito

però non dirlo ad alcuno ora che 

si avvicina il Natale.

 

Che nei tempi di secca tante fonti

si sono prosciugate 

non farlo sapere a Narciso 

né a Icaro che il sole scioglie la cera.

 

Non raccontare alla Madre che affranta 

piange, mentre stringe fra le braccia

la salvezza del mondo,

che s’ignora chi ha ucciso suo figlio, 

che le spade sono ancora sguainate, 

e la gente predilige Barabba.

 

Ma a cosa serve poi tacere se anche

il vomere, rivoltando le zolle, 

porta al sole i lombrichi

nascosti, come quei cupi pensieri 

che affiorano improvvisi a ogni tempesta.

 

Si potrebbe andare esuli altrove, 

come d’inverno taluni pennuti, 

verso qualche luogo incontaminato

e chissà, fluttueremo nello spazio

noi piccoli frammenti 

e tra stelle e pianeti 

vedremo questa nave alla deriva

nell’immane, immane universo

con tanti atomi frenetici a bordo

e avremo pietà del nostro destino

stringendoci in un abbraccio sincero.

 Giulia Bellucci - 22/01/2019 11:27:00 [ leggi altri commenti di Giulia Bellucci » ]

Grazie cara Franca. Purtroppo l’uomo troppe volte si trasforma in un involucro di illusioni, presunzioni e arroganza. Se solo riuscissimo a spostare il nostro punto di vista un po’ più in alto, ci renderemo conto che il destino umano è solo uno, ma ciò non per impauriti, ma per essere più forti e con tale forza avere pietà l’uno dell’altro per confortati, comprendersi, tollerarci e allontanare gli scempi umani che accadono sotto i nostri occhi indifferenti.

 Franca Colozzo - 21/01/2019 18:47:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Bella e lucente questa tua poesia, Giulia, come frammenti di stelle lanciati in folle corsa nell’universo. Nel vuoto cosmico che sembra prevalere in quest’epoca forsennata, schiavi come siamo di smartphone e computer, ecco comparire da distanze astrali schizzi di atomi, piccoli uomini ossessionati dalla morte.
Sarebbe un sollievo per ciascuno di noi andarsene di quando in quando in qualche luogo sperduto come fanno gli uccelli nelle loro migrazioni, noi che delle migrazioni facciamo a volte scempio, rintanandoci nei nostri nidi caldi e accoglienti.
Certamente dallo spazio questo pianeta ci sembrerebbe piccolo e insicuro, come una navicella lanciata nel vuoto. Se solo potessimo proiettarci fuori di esso, anche per un attimo solo, forse ci stringeremmo l’uno all’altro intimoriti. Un abbraccio affettuoso. Buona serata.

 Giulia Bellucci - 20/01/2019 14:55:00 [ leggi altri commenti di Giulia Bellucci » ]

Grazie cara Laura e Alberto. Un abbraccio a entrambi e vi auguro una buona domenica.

 Alberto Becca - 20/01/2019 09:04:00 [ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]

se consideriamo il vivere come un passaggio, un viaggio, un misterioso pellegrinaggio, che dalla notte dei tempi un numero incalcolabile di esseri umani, atomi, molecoli, sono chiamati a percorrere verso una meta che, anche se fisicamente sconosciuta, è attesa e definibile, allora essere un frammento dell’ universo diviene un dono, una occasione, un mirabile segno di Colui che l’ Universo ha pensato-creato per tutti noi

 Laura Turra - 20/01/2019 06:38:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Giulia, leggo davvero con piacere questi tuoi versi, che bel tocco poetico hai!
Un abbraccio

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