
Fruscio di foglie sotto i miei passi. Dopo la felicità che fa tremare i polsi il contesto mutato di vita scava profondi solchi che hanno esiliato la gioia d’eterna primavera. Il cerchio dei pensieri avanza imperterrito e senza indugio verso un vuoto arido a cui dare nome vita. Il fuoco più non arde a riscaldare il cuore che m'effonde un gelo d’aria tale da trasfigurare. Buia è la notte, fitto il bosco dell’anima che si snoda tra i labirinti cupi degli alberi verso cui m’avvia l’irto cammino. Grazia Denaro
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Graced
- 27/02/2020 11:19:00
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Grazie infinite a Salvatore e ad Elisa per aver apprezzato i miei versi. Un abbraccio ad ambedue con affetto da Grazia.
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Elisa Falciori
- 26/02/2020 15:40:00
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"un gelo d’aria tale da trasfigurare." in questo verso c’è la vastità del dolore che pervade il confronto tra ciò che rendeva la vita felice e la disarmonia dei mutamenti...bellissima poesia, complimenti.
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Salvatore Pizzo
- 18/02/2020 03:30:00
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Dall’attrito tra un prima e un dopo, è che nasce la poesia. Nasce dalle scintille e dal fumo che ingenerano fuoco e fumo... Come sempre molto intensa ed immaginifica, tanto assorta nella trasfigurazione sentimentale del sè. Un caro saluto
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