Federico Ricordi...i tempi del Ginnasio.... eravamo sull'autobus quando ti voltasti e con molta titubanza, vergogna, guardandomi negli occhi, stringendomi le mani mi dicesti " Tu sai cosa sono io, vero?"; " Cosa sei tu? forse chi sei tu?!" " Ma dai, lo sai, i miei atteggiamenti, la mia voce, il mio modo di camminare" " Sì, o.k. quello è un modo di fare, ma tu...gli altri possono immaginare, però non sono gli altri a dovertelo dire, sei tu che lo devi dire a te stesso, prima di tutto." " Io sono omosessuale" " Ah, ecco, infatti, appunto, cioè io, immaginavo! Ma perchè dici così?" " E' da quando sono piccolo che Andrea, il mio migliore amico, lo amo, i suoi occhi azzurri sono i più belli che io abbia mai visto e quanto lo penso, ma lui sicuramente non mmm..." " Ti vuole bene però, cavolo, è un tuo grande amico e poi anch'io, con Aldo, sai quanti alla nostra età, praticamente tutti, sai quanti non sono corrisposti?" " Sì, ma ti ricordi quando sei venuta a casa mia a fare la ricerca,ti ricordi quando è entrato mio padre, ti ricordi come ci guardava,come ci sorrideva sotto i baffi, che sguardi mi lanciava?" " Sì, ho notato, un po' invadente malizioso.". " Lo sai che mi ha fatto proprio male?...perchè ho visto l'orgoglio del maschio, l'ho visto cercare in me la complicità tra maschi, te lo dico io che lo conosco, lui sperava... sì che tra me e te ci fosse o potesse esserci qualcosa. Quando mi è passata la rabbia ho capito però che forse, magari, se potessi innamorarmi di una ragazza, non mi è mai capitato prima, ma forse con te, con te potrebbe essere possibile! Io vorrei baciarti per vedere cosa succede.". " Federico, ti aiuterei, se potessi, ma, per vedere cosa succede, non è la motivazione giusta. Se possibile, dici,quello è un istinto, non ci possono essere dubbi, se hai un dubbio, questa è già una risposta; forse è voglia di una pausa dallo stress: la voglia di uno scudo contro il male di quegli sguardi. Tu troverai un giorno la persona da amare che ti amerà per quello che sei." " Mia madre soffre per me, ma mi ama; è così diversa da mio padre, lui è un maschilista!" " Anche il mio fa fatica ad accettare che sono semplicemente diversa da lui o dalle sue aspettative, ma bisogna essere forti, essere sè stessi, abbiamo una vita, che sia la nostra Fede!" ...ricordi...gli anni dell'università... ti chiamai, eri fuori dalla discoteca, quella dove io diedi il mio primo bacio ad un allupato stronzetto eterosessuale, eri con la tua comitiva e mi passasti al telefono il tuo ragazzo.
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Maria Musik
- 29/01/2016 18:19:00
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Non mi sono sentita trascurata, in effetti, dato che qui bisogna lasciar da parte i personalismi e abbracciare un bisogno più ampio di quello di aver ragione perchè "Deus vult!"... che, poi, secondo me, "non vult". Se, invece, la mettiamo sul personale, ancora una volta, concordo: se cè empatia non si ha bisogno daltre conferme.
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Klara Rubino
- 29/01/2016 11:59:00
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Si sta trattando qui in questi giorni della questione per il semplice fatto che era prevista, poi slittata a martedì prossimo la votazione del decreto legge sul riconoscimento delle unioni civili per persone appartenenti allo stesso sesso, nonché lestensione di alcuni diritti , riconosciuti alla famiglia, alle coppie di fatto. Questa legge non equipara queste unioni civili, definite specifiche formazioni sociali, al matrimonio tradizionale, semplicemente con grande ritardo, regolamenta delle realtà di fatto e di vita. Tutto qui,io lappoggio questa legge,come si è capito. Maria, scusa se fin qui pare quasi io abbia ignorato il tuo commento, in realtà quando capita di capirsi così appieno,le parole non servono più!
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Nando
- 29/01/2016 11:33:00
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Ciao, Klara, personalmente non condivido il Family Day, pur confessando la mia superficialità di conoscenza delle motivazioni che hanno portato tanta parte del mondo cattolico alla manifestazione di domani, e non tanto sul tema della difesa della famiglia come istituto matrimoniale di riferimento naturale, quanto perché vorrei un mondo cattolico in piazza anche quando occorreva occorre e occorrerà difendere e promuovere il potere salariale delle famiglie, poiché le istanze di giustizia sociale (non figlie della carità ma diritti sanciti dalla Carità) non sono meno importanti delle tematiche morali e non posso essere delegate fuori del mondo cattolico in senso lato, anche perché lo stesso Magistero ha prodotto per i cristiani del Cattolicesimo, la Dottrina Sociale della Chiesa, spesso disconosciuta da noi stessi credenti e certo disattesa dallorganizzazione socioeconomica delle nostre società Occidentali, dove noi cattolici, anche quelli della piazza di domani, comunque viviamo e soffriamo la nostra incoerenza e le nostre contraddizioni. In merito al mio commento poco chiaro, me ne scuso, si tratta per me di distinguere gli orientamenti sessuali, la realtà affettiva di ogni persona, i diritti delle coppie conviventi anche allinterno di una relazione affettiva, con il matrimonio eterosessuale o la loro equiparazione con la famiglia tradizionale-naturale (ciò non significa che io già sappia quale sia la verità, è un tema su cui mi sto documentando ora, provengo comunque da una traduzione culturale che affronta in ciò una "novità", per cui è tutto un mio cammino di comprensione. Questo per quanto riguarda gli aspetti del vivere collettivo ed organizzato nella forma di Stato, personalmente sono indifferente, lo ripeto ancora, ai gusti o agli orientamenti sessuali delle persone, per me è il rapporto che conta, razza sesso o altro non credo impattino sui miei sentimenti damicizia, di simpatia, di gradimento; non per merito mio, ma solo perché ho avuto la fortuna di avere due genitore dal cuore semplice. Un saluto
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Klara Rubino
- 29/01/2016 10:43:00
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Buongiorno Nando, non capisco in pieno il tuo commento. Dignità e riconoscimento sì;scelte da armonizzare no. ...in nome di modelli culturali no, ma armonizzare in convivenza civile neanche. Discorso necessariamente da lasciare aperto; perchè? La natura include anche la diversità, è una nostra forzatura ideologica dire che non è così, è proprio grazie allaccoglienza della diversità che si evolve la natura, nelle sue specie. Prendiamo un campo di margherite, la maggior parte sono bianche, ma se ce nè qualcuna gialla o addirittura viola, toglie qualcosa alla bellezza e moltitudine delle margherite bianche, no, anzi, casomai si esaltano a vicenda nella loro bellezza e specificità. Le margherite bianche non tentano di ostacolare o espropriare dal loro spazio,parte di un terreno condiviso, le margherite di diverso colore, né erigono steccati o delimitano confini. Sai perché? ...perché non cè giudizio e la forza di Dio agisce attraverso loro, mostrandoci la bellezza della vita e nella sua varietà, varietà damore. Lumanità non sono le margherite bianche, ma tutto il campo, la mia famiglia non è solo quella mia eterosessuale, ma è la famiglia umana.Se il family day avesse un senso alto e giusto potrebbe essere solo questo.
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Nando
- 29/01/2016 08:54:00
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Credo che il diritto alla dignità e al riconoscimento di ciò che si è nella propria specificità, non sia di per sé dubitabile. Ogni forma di discriminazione relazionale, in nome di modelli culturali, estetici o sociali, sia inflizione impietosa di sofferenza. Non confonderei però i due piani, la dignità è inviolabile, le scelte che implicano correlazioni da armonizzare in senso di convivenza civile un altro; proprio perché le visioni sono plurali e perché dall’io-soggettuvità si deve pur passare al noi-collettività, in un discorso che evidentemente si dovrà lasciare sempre aperto.
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Maria Musik
- 28/01/2016 20:20:00
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P.S. Tutti abbiamo il nostro Fede... se solo avessimo voglia di ricordare. http://www.larecherche.it/testo.asp?Id=20556&Tabella=Poesia
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Maria Musik
- 28/01/2016 20:06:00
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Klara, grazie per la semplicità del racconto. Hai voluto sostenere, con la condivisione di unesperienza, i motivi del tuo pensare, esposto in altri contesti, su questo sito. Una piccola pagina di diario (reale o "traslata", poco importa) senza pretesa di far letteratura che sento, comunque, vera. Non ragione o scienza o teologia: solo sano buon senso abbinato ad un bel sentimento damicizia, che alla fine, è una altissima forma damore.
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Klara Rubino
- 28/01/2016 13:41:00
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Me la canto e me la suono! In realtà mi auto-commento per sottoporre maggiormente il testo alla vostra attenzione, è scritto modestamente, però volevo che si considerassero i diritti dei bambini omosessuali, non bambini di omosessuali, proprio i bambini/e omosessuali, o non sono anche loro bambini da tutelare? Hanno il diritto che la loro natura venga accettata e riconosciuta, spesso crescono con la sensazione di non essere accettati in primis dai loro stessi genitori, ciò rende tutto più difficile nei confronti di sè stessi e quindi della società, a volte prendono strade contro la loro stessa natura. Vedere che lo stato riconosce e la società accetta le coppie omosessuali può essere di grande aiuto al loro processo di crescita e favorire ala serenità e lunione con le loro famiglie dorigine.
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