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Ventisette Gennaio

"Per i musicisti hanno sistemato delle panche nell’area dei crematori. Non ci sono leggii, dovremo suonare a memoria (…). Suoneremo per persone che ben presto saranno bruciate; ma da chi? E’ un mistero. Forse proprio da noi? Le autorità impongono ai musicisti tanti lavori che non hanno nulla a che fare con la musica (…). Il concerto durerà all’incirca due ore. Il programma prevede anche delle melodie ebraiche."

(Simon Laks 1991, p. 135)

 

 

 

Il cane abbaia,

fanno eco altri rumori

a comporre l’irreale armonia:

sembra la scena

di un teatro miserabile,

una bocca senza denti.

Il finale è inciso sulla porta:

quasi uno spartito,

che fingiamo di non saper leggere.

 

 rosaria di donato - 28/01/2012 10:32:00 [ leggi altri commenti di rosaria di donato » ]

La musica è la vera poesia che Loredana vive dentro di sé e che riflette in tutto il suo esistere. Questo testo, come altri che lei ha composto, ne è l’espressione: armonia, equilibrio, misura, ritmo, compostezza,rigore formale vissuti e cercati nel quotidiano, nella semplicità dei gesti,... nei giorni feriali.

Un caro saluto,

Rosaria

 Censa Cucco - 28/01/2012 10:23:00 [ leggi altri commenti di Censa Cucco » ]

il cane abbaia... le bocche senza denti... in questa recita senza copione... noi stiamo dalla parte della musica sempre. Grazie.

 leonora.lusin - 27/01/2012 21:56:00 [ leggi altri commenti di leonora.lusin » ]

Da leggere e rileggere: si schianta diritta sul cuore

 Nando - 27/01/2012 20:01:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Sì, Loredana: grazie. E’ importante custodire la memoria di quanto noi uomini siamo capaci di male, singolarmente e collettivamente, per rimanere in una attiva vigilanza.

Buona serata

 Carla de Falco - 27/01/2012 19:30:00 [ leggi altri commenti di Carla de Falco » ]

grazie di avermi ricordato di non dimenticare.

 Alessandra Ponticelli Conti - 27/01/2012 18:04:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Vera poesia per non dimenticare.Bellissima!

 Loredana Savelli - 27/01/2012 15:53:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Forse che quel suonare a memoria è un distocere beffardamente i canti ebraici, un’ulteriore tortura prima dell’esecuzione?
Raffinata tortura!
Allora è meglio lo spartito, iscritto nella legge morale, scolpito dentro ciascuno di noi. Da che parte stiamo? Dalla parte della Musica, ovviamente, quella vera e spontanea, non quella imposta da un potere che da sempre ha avuto bisogno di megafoni.
Un abbraccio a chi legge.
Ciao

 Maria Musik - 27/01/2012 15:40:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Suoniamo senza spartito, suoniamo a memoria, suoniamo un silenzio non complice ma compito/compiuto... e chiediamoci: chi stanno bruciando oggi, ora, in questo momento? E, noi, da che parte stiamo?

 monica martinelli - 27/01/2012 14:22:00 [ leggi altri commenti di monica martinelli » ]

E’ doveroso e importante ricordare sempre quell’abominio.
Grazie per la tua forte e intensa testimonianza poetica Loredana.

 Teresa - 27/01/2012 12:08:00 [ leggi altri commenti di Teresa » ]

Loredana, è bellissima. Grazie

 Matteo Cotugno - 27/01/2012 10:13:00 [ leggi altri commenti di Matteo Cotugno » ]

uno spartito di orrore che vorremmo non si ripeta più, ma che purtroppo a volte si ripete in ogni guerra... complimenti

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