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Poeti

Non cercate di prendere i poeti perché vi scapperanno tra le dita.

 Domenico Morana - 23/06/2011 22:46:00 [ leggi altri commenti di Domenico Morana » ]

Lascia stare, ti prego, il talento. Alda, come poeta, non se n’è mai occupata; tu, come poeta apprezzata (e basta con questo dir di poetesse come se si tratti d’una faccenda di sessi: poeta è femminile e/o maschile in barba ai cervelli sulla bilancia del Prof. Robertetti - e, del resto Alda si riferisce a "poeti" non distinti da poetesse) continua a tenere gli occhi aperti: le vicende editoriali dei poeti sono spesso fonte di grandi pene ... anche per Alda, magnifica/magnificata, fu così, in attesa d’adatto spessimetro letterario ...
Tu sempre modesta ...
Ciao

 Loredana Savelli - 23/06/2011 22:07:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Forse Alda Merini intende dire che i poeti sono imprendibili perché sono essi stessi fatti di materiale labile e, aggiungerei, deperibile (come la poesia, rigorosamente in minuscolo). Per quanto poco ne so, Alda Merini non giudicava se stessa una Poetessa, ma come molti altri talenti spontanei, era attraversata da una necessità poetica. Sullo spessore letterario io non saprei pronunciarmi, ma apprezzo molti suoi scritti.


(grazie per gli apprezzamenti, ma non sento di meritarli, mi considero solo una "guardona" della poesia)

 Domenico Morana - 23/06/2011 20:18:00 [ leggi altri commenti di Domenico Morana » ]

No, Lorenzo, Mauro, non sono d’accordo, Alda, la pazza, lo sapeva:

«Io non fui originata
ma balzai prepotente
dalle trame del buio
per allacciarmi ad ogni confusione».

... che è purissimo emblema blakiano.

O forse troppo deboli le vostre dita che nemmeno provarono a fermare un attimo una visionaria fuggitiva.

Io, inutile e in ogni caso indegno avvocato d’un’anima indifendibile, perché senza confini, v’invito solo a difendere la poesia, contro voi stessi, se necessario.

L’aforisma è quello della perfezione poetica (ma forse direte che sdegnaste di trattenere il vuoto del nulla).

E, grazie infinite a Loredana Savelli, che, come la meravigliosa Alda, sa cos’è la condanna e la poetica sofferenza dell’inafferrabilità.

Alda, ad ogni modo, a tutt’altro fu intenta nella sua pratica di scrittura poetica, fuorché a meschine ambizioni. La sua fu anche una battaglia etica (perduta in vita, da vincere per qualche decennio o secolo o millennio, finché un Ministero di Pubblica Istruzione non la prenda prigioniera, nuda, col suo palpitante cuore innamorato, fritta come traccia per un esame di maturità).

Ciao

Mimì La Mouche

 Mauro Iozzi - 23/06/2011 17:05:00 [ leggi altri commenti di Mauro Iozzi » ]

Premetto che non ho mai letto la Merini (perdonate la mia ignoranza), ma dico che Lory scrive aforismi più belli..
Carissimo saluto
Mauro

 Lorenzo Vazzana - 23/06/2011 16:45:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Vazzana » ]

Non ditemi niente me Alda Merini per me è stata troppo sopravvalutata. E quest’aforisma banalissimo lo dimostra. La Savelli ne scrive di migliori, allora onorate lei e lasciate la Merini nella pace sua, si spera.

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