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È di Roberto Malini l’inno contro l’omofobia adottato dai gay dell’Uganda
Milano/Kampala, 11 marzo 2014. Roberto Malini, poeta e difensore dei diritti umani, è molto noto presso la comunità gay ugandese per le azioni che ha condotto, insieme al Gruppo EveryOne di cui è co-fondatore, sia per consentire a profughi omosessuali di ottenere asilo nell'Unione europea, sia per le azioni civili contro la legge anti-gay. La legge, che prevede pene carcerarie fino all'ergastolo per le persone omosessuali, è entrata in vigore il 24 febbraio scorso, quando è stata firmata dal presidente Yoweri Museveni. Il parlamento ugandese l'aveva approvata il 20 dicembre 2013. Le azioni civili condotte dal Gruppo EveryOne insieme all'associazione di Kampala St. Paul's Voice Centre avevano ottenuto il consenso di alcuni membri del parlamento della Repubblica dell'Uganda, che tuttavia non è bastato a fermare il provvedimento. Dopo aver inviato agli attivisti ugandesi le bandiere arcobaleno per il gay pride di Kampala 2013, svoltosi in un clima di ostilità da parte delle autorità locali, Roberto Malini e l'attivista ugandese Patrick L. avevano organizzato una performance di poesia a sostegno della comunità LGBT, nell'àmbito del movimento di poesia internazionale 100 Thousand Poets for Change. Nel corso di quell'evento, il 27 settembre 2013 a Kampala, veniva letta pubblicamente la poesia di Malini “Siamo l'arcobaleno” (We are the Rainbow), un inno alla tolleranza. Dopo l'approvazione della legge, gli omosessuali ugandesi vivono giorni di angoscia. Molti di loro cercano di lasciare l'Uganda per rifugiarsi in nazioni più tolleranti, specie dopo la pubblicazione di una lista di 200 omosessuali sulle pagine della rivista omofoba Red Pepper. Le associazioni St. Paul's Voice Centre ed EveryOne Group svolgono azioni umanitarie per sottrarre le persone LGBT alla persecuzione istituzionale. Alcuni attivisti omosessuali hanno chiesto a Roberto Malini di scrivere un'altra poesia civile contro la legge che criminalizza i gay. Il poeta e attivista ha scritto la poesia “C'è una nuova legge in Uganda” (There’s a new law in Uganda), che è stata accolta dai gay ugandesi come un inno di libertà, contro la persecuzione omofobica. Il testo della poesia, che riproduciamo qui di seguito, è stato trasmesso al presidente Museveni, ai ministri e a tutti i membri del parlamento ugandese.
C’è una nuova legge in Uganda
C’è una nuova legge in Uganda, approvata dal parlamento e firmata dal presidente.
È nera come la tomba, è gialla come la febbre, è rossa come il sangue.
Ordina alle stelle di spegnersi e agli uccelli della foresta di non cantare più.
Impone ai tramonti di non dipingere più il cielo di rosso, al sole giallo che sale sul Ruwenzori di cambiare colore e alle notti di non indossare più la veste nera.
C’è una nuova legge in Uganda, approvata dal parlamento e firmata il presidente.
È nera come la tomba, è gialla come la febbre, è rossa come il sangue.
È una legge che intima alla vita di diventare sabbia, alla speranza di diventare pietra e all’amore di diventare paura.
“C’è una nuova legge in Uganda” scrive il tramonto con inchiostro rosso e la notte ammantata di nero legge quelle parole agli amanti, che le ascoltano e si stringono ancora più forte perché ogni attimo d’amore ha tutti i colori del mondo.
“È nera come la tomba, è gialla come la febbre, è rossa come il sangue” cantano gli uccelli della foresta, mentre le stelle, sempre accese, li ascoltano.
E il sole giallo sale sul Ruwenzori e la vita non si perde nel vento come sabbia e la speranza non si cristallizza e l’amore non trema.
Perché nelle notti oscure e in quelle stellate, sotto il sole giallo o nei tramonti rossi come il fuoco, ogni cosa ha il suo destino e ogni attimo d’amore ha tutti i colori del mondo.
There’s a New Law in Uganda
There’s a new law in Uganda, approved by parliament, signed by the President.
It’s as black as the grave, as yellow as fever, and as red as blood.
It orders the stars to go out, and the birds of the forest to cease their song.
It commands the sunsets to stop painting the sky red, the yellow sun that rises over the Ruwenzori mountains to change colour and the night to take off its black robe.
There’s a new law in Uganda, approved by parliament, signed by the President.
It’s as black as the grave, as yellow as fever, and as red as blood.
It’s a law that orders life to turn to sand, hope to turn to stone and love to turn to fear.
“There’s a new law in Uganda” writes the sunset in blood ink and the night, cloaked in black, reads those words to the lovers, who listen and hold each other tighter because every moment of love contains all the colours of the world.
“It’s as black as the grave, as yellow as fever, and as red as blood” sing the birds of the forest, while the stars, shining brightly, listen to them .
And the yellow sun rises over the Ruwenzori mountains and life does not lose itself on the wind as sand and hope does not crystallize and love does not tremble.
Because on dark nights and starry nights, beneath the yellow sun, or in the fire-red sunsets, everything has its own destiny and every moment of love contains all the colours of the world.
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Siamo l’arcobaleno
Siamo l’arcobaleno, siamo un ponte di luce, un ponte indistruttibile da una sponda all’altra di tutti i fiumi in tutti i paesi del mondo.
Siamo il ponte che sostiene il peso di tutti coloro che attraversano il fiume della vita.
Siamo l’arcobaleno fatto di pietre comuni e di gemme preziose: tanti colori sono il nostro vanto e il nostro nome è Libertà.
We are the rainbow
We are the rainbow, we are a bridge of light, an indestructible bridge from one bank to another of all rivers of all countries of the world. We are the bridge that bears the weight of all those who cross the river of life. We are the rainbow made of common stones and precious stones: many colours are our pride and our name is Freedom
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