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Le coperte di Dio

 

La nostra ombra

 

Camminiamo sempre in compagnia

della nostra ombra

 

La nostra ombra

che ci fa largo tra le foglie secche

e gira l’angolo prima di noi

 

  

Nuestra sombra

 

Caminamos siempre en compañía

de nuestra sombra

 

Nuestra sombra

que nos abre camino entre la hojarasca

y dobla la esquina antes que nosotros

 

 

La mia tomba

 

Quando sarò dentro alla mia tomba

mi metterò seduta a guardare il mare

e aspetterò di diventare polvere

allora potrò ascoltare i discorsi segreti

e viaggiare nei luoghi dove non sono mai stata

potrò parlare con il vento

e camminare insieme alle nuvole

Andrò a casa di tutti i poeti e

frugherò nei loro cassetti

 

Quando sarò dentro alla mia tomba

non ci sarà più il freddo e potrò

passeggiare senza paura di ammalarmi

mi siederò su una panchina

e leggerò tutti i libri che non ho ancora letto

Non ci sarà più neanche il Tempo

ed io resterò per sempre giovane

mi metterò lo smalto alle unghie

e legherò i capelli con i fili d’erba

 

Quando sarò dentro alla mia tomba

mi laverò l’anima con le parole

saranno loro le mie preghiere.

 

 

Mi tumba

 

Cuando esté dentro de mi tumba

me  sentaré a mirar el mar

y esperaré que me vuelva polvo

entonces podré escuchar los discursos secretos

y viajar a los lugares donde nunca estuve

podré hablar con el viento

y caminar junto con las nubes

Iré a la casa de todos los poetas y

hurgaré en sus cajones

 

Cuando esté dentro de mi tumba

ya no habrá frío y podré

pasear sin miedo a enfermar

me sentaré en un banco

y leeré todos los libros que no he leído aún

No existirá tampoco el Tiempo

y yo me quedaré  joven para siempre

me daré laca a las uñas

y me ataré el pelo con briznas de hierba

 

Cuando esté dentro de mi tumba

me lavaré el alma con las palabras

serán ellas mis plegarias.

 

*

 

I poeti sono brava gente

 

Non abbiate paura, non c’è pericolo

i poeti sono brava gente:

non se ne vanno nudi per la strada

non hanno volti emaciati

non camminano scalzi sui carboni

ardenti

 

Hanno fame i poeti - come voi –

attraversano il buio con la paura

sulla pelle, tremano al freddo

e mangiano tutti i giorni

– o almeno vorrebbero farlo -

 

I poeti si fanno la doccia, vanno al bagno

a fare la spesa. Addirittura si sposano

e hanno figli.

Talora, ma non lo dite ad alcuno

- hanno pure l’amante –

 

Vi assicuro - i poeti sono brava gente

anche se a volte sono indisponenti

si appropriano

dei sentimenti che vagano nell’aria

li bevono e se ne ubriacano

 

e poi scagliano parole - le incidono sulla carta -

tagliano ferocemente la luce fredda

del vuoto.

 

Piangono i poeti - piangono il sangue del mondo -

scavano nelle miniere più profonde

le scoperchiano per inondarle di luce.

 

E se tutti voi non avrete paura di loro

vi assicuro

i poeti diventeranno veramente brava gente.

 

 

Los poetas son buena gente

 

No tengan miedo, descuiden,

los poetas son buena gente:

no se van desnudos por la calle

no tienen rostros demacrados,

no caminan descalzos

sobre ascuas.

 

Tienen hambre los poetas ‒como ustedes ‒

atraviesan la oscuridad con el miedo

en la piel, tiemblan con el frío

y comen todos los días

‒ o por lo menos quisieran hacerlo ‒

 

Los poetas se duchan, van al baño,

van de compras. Se casan incluso

y tienen hijos.

A veces, pero no lo digan a nadie

‒ tienen también la amante ‒

 

Les aseguro ‒ los poetas son buena gente

incluso si a veces son irritantes

se apropian

de los sentimientos que vagan por el aire

los beben y se emborrachan

 

y luego arrojan palabras ‒ las graban en el papel ‒

cortan ferozmente la luz fría

del vacío.

 

Lloran los poetas ‒ lloran la sangre del mundo ‒

excavan en las minas más profundas

las destapan para inundarlas de luz.

 

Y si todos ustedes no les tienen miedo

les aseguro

los poetas se volverán realmente buena gente.

 

 

Taduzione dall'italiano allo spagnolo di Emilio Coco

 

[ Poesie tratte da Las mantas de Dios (Le coperte di Dio), Edizioni Progetto Cultura ]

 

 

 Franca Alaimo - 28/03/2014 14:49:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Semplicità, profondità, autenticità: sono queste le qualità di questa poesia che, finalmente, rinuncia alla crebralità imperante oggi e si dona con la cristallinità di una sorgente d’acqua ai lettori.
Tra i tre testi proposti, preferisco il secondo, dove la morte si tira fuori da ogni valenza filosofico-teologica ed assume una dimensione quotidiana ed insieme felicissima, quasi fiabesca.

 Anna Giordano - 27/03/2014 18:43:00 [ leggi altri commenti di Anna Giordano » ]

Carissima Cinzia,
che bello trovarti, le tue poesie sai quanta emozione mi procurano ogni qualvolta le leggo. La delicata semplicità del tuo poetare in questi versi, si è superata in bellezza, in quanto sai che sono del tuo stesso parere, la poesia dev’essere accessibile a tutti e questo può avvenire solo se il linguaggio sia pulito, limpido, fresco e delicato, senza orpelli. Bravissima come sempre, un forte abbraccio. Anna.

 Leopoldo Attolico - 24/03/2014 18:35:00 [ leggi altri commenti di Leopoldo Attolico » ]

Se si scrive così come si vive , Cinzia è un esempio di autenticità e di pulizia intellettuale . Mi sembra che questi suoi versi ce lo dicano in maniera significativa .

 Alessandra Ponticelli Conti - 24/03/2014 14:52:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Sono assolutamente d’accordo con Loredana Savelli; sono tutte molto belle. Colpisce, in particolare, il contrasto tra la "semplicità" del linguaggio e la profondità dei temi trattati. Di grande impatto emotivo anche la resa in lingua spagnola.
Vivissimi complimenti
Alessandra Ponticelli Conti

 Nando - 24/03/2014 12:20:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Un piccolo omaggio alla bellezza di queste poesie che hanno sollecitato la mia riflessione.

A volte i poeti sono santi
o i santi diventano poeti;
certo l’ignoto non ci aspetta solo
di là della morte - colei che tale
chiamiamo - perché fu già nell’ignoto
delle origini che i nostri padri
non seppero darcene la ragione.



 Cinzia Marulli - 24/03/2014 11:20:00 [ leggi altri commenti di Cinzia Marulli » ]

Grazie Loredana, le tue parole mi rendono veramente lieta perchè catturano proprio l’intento della mia ricerca. La semplificazione linguistica alla quale aspiro è frutto, forse, della mia formazione sino-indologica. I sofisti cinesi riuscivano a esprire concetti filosofici estremamente complessi con parole semplicissime tali da renderli comprensibili a tutti (o quasi). Del resto come si può indagare sulla morte? quali mezzi abbiamo noi? Il luogo dove ci porterà la signora nera (se esiste) è e rimane il mistero più grande a cui l’uomo non è riuscito ancora a dare una risposta certa. Ci affidiamo alla fede, alla speranza, ma di sicuro l’ignoto a cui siamo destinati ad andare incontro rappresenta forse la vera grande paura dell’essere umano. Un caro saluto a tutti e un ringraziamento particola a LaRecherche per questa bella sorpresa. Cinzia

 Loredana Savelli - 24/03/2014 07:06:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Tutte molto belle. Con un dettato apparentemente ingenuo, fanno trasparire grandi domande e una sensibilità non comune tale da cogliere la complessità delle cose, la loro ambivalenza. Sfondano luoghi comuni e li smitizzano per smascherarne la falsità. Sono sincere. Complimenti!

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