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Proponiamo qui la soluzione relativa alla poesia criptata pubblicata nell'antologia Arte e scienza: quale rapporto? La poesia è stata proposta, la settimana scorsa, anche in questa sezione Poesia della settimana.
Tre persone, per quanto ne sappiamo, hanno decriptato la poesia: riceveranno in omaggio una copia del libro in formato copertina flessibile; nell'ordine di tempo in cui ci sono arrivate le loro e-mail sono: Maria Musik, Eleonora Cattafi, Giulia Bellucci. Sarà piacevole se vorranno raccontarci come hanno fatto a giungere alla decriptazione, quale strada hanno seguito, quale intuito le ha ispirate. (P.S. Maria Musik, per quanto faccia parte della redazione, era all'oscuro di tutto, in quanto il libro è stato curato in gran segreto da Giuliano Brenna e Roberto Maggiani).
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Il metodo utilizzato per la cifratura è il cifrario polialfabetico di Vigenère, una generalizzazione del più semplice cifrario di Cesare, in queste due pagine è possibile trovare spiegazioni più dettagliate riguardanti il metodo di cifratura utilizzato: http://www.crittologia.eu/critto/vigenere.html https://www.kaspersky.it/blog/vigenere-cipher-history/6625/
Consideriamo la tabella di Vignère:
Le lettere della prima riga della tabella sono relative al Testo in chiaro; le lettere della prima colonna della tabella sono relative al verme (la parola chiave utilizzata per criptare e, dunque, necessaria per decriptare); infine, le lettere all’interno della tabella sono relative al testo cifrato. In pratica:
Volendo decifrare il seguente verso della poesia criptata:
dzjyid vmsedma ub kigomxeha elvpmvgi
togliamo gli spazi al testo cifrato e scriviamo il verme fino a ricoprire l’intero testo cifrato:
Il testo in chiaro si ottiene andando a cercare, sulla riga della tabella corrispondente a una data lettera del verme, la lettera del testo cifrato, una volta trovata, ci si sposta in verticale fino a trovare, sulla prima riga della tabella, la lettera corrispondente al testo in chiaro. Esempio:
Cerchiamo la A del verme nella prima colonna della tabella, dopodiché ci spostiamo in orizzontale, lungo la riga corrispondente alla A, fino a intercettare la D del testo cifrato, a questo punto ci spostiamo in verticale fino a intercettare la lettera corrispondente nella prima riga della tabella: si ottiene la D. La stessa cosa si fa con la R del verme: si va a cercare sulla prima colonna della tabella, dopodiché ci si sposta in orizzontale, lungo la riga corrispondente, fino a trovare la Z, a questo punto ci si sposta in verticale fino a trovare la lettera del testo in chiaro presente nella prima riga della tabella, cioè la I.
E così via fino a decifrare tutto il verso cifrato e poi l’intera poesia criptata, il risultato è la seguente poesia in chiaro di Valentino Zeichen:
LA FEDE
Di quel teorema di geometria euclidea contenuto nell'inconfutabile proposizione linguistica che: “Due rette parallele si (congiungono) all'infinito” vorremmo essere le cavie di esperimento dato che dalla nostra esistenza già si intravede il binario morto.
[ da Poesie (1963-2014), Oscar Mondadori ]
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