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al testo di Marisa Madonini
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[...] Il grande Leonardo, a ben vedere, rimase per tutta la vita per più versi infantile; si dice che tutti i grandi uomini siano destinati a conservare qualcosa di infantile. Continuò a giocare anche in età adulta e questo apparve talora inquietante e incomprensibile agli occhi dei suoi contemporanei. Quando egli apprestava per certe feste di corte e solenni ricevimenti i più ingegnosi trastulli meccanici, soltanto noi ne proviamo fastidio, noi che non vediamo volentieri il maestro impiegare la sua forza in tali futilità: quanto a lui, non pare che si occupasse malvolentieri di queste cose, perché il Vasari riferisce che ne faceva di simili anche quando nessuno gliele aveva commissionate[...] Spesso questi trastulli gli servivano per esprimere pensieri densi di contenuto
Da: Sigmund Freud 'Un ricordo d'infanzia di Leonardo da Vinci', 1910 |
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