Il sole di San Martino accarezza, esangui i suoi raggi e tiepidi, le tombe di Trigoria fino a lambire quella di mio padre, grigia e nuda. Le figlie, in catene, osservano indifese l'ombra di quello che fu un uomo spiritoso, traboccante di speranza e di carità, merci ormai in svendita. Mia madre riposa poco lontano, in un loculo gentile come la sua vita, patetica fino all'eroismo. Come lupe, affamate d'amore, generate da quell'affetto poetico, che dilatò il boom economico, da lontano osservano, in silenzio, ciò che fu fantasia all'opera, gioioso dolore.
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Nando
- 11/11/2011 16:34:00
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Mi piace leggerle come decise pennellate di una mano sicura, che sa dipingere sulla stessa tela, in armonie di forme e colori, il paesaggio della natura, i passaggi dellanima e lorizzonte sociale in cui tutto ciò accade, offrendo sì cornice degna ai sentementi dei cuori dei protagonisti del "detto".
Ciao Fiamma
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