Io non sono una di quelle che ha studiato, però lavorando dietro ad un bancone qualche fuga di notizie l'ho imparata. Ora in giro c'è chi dice che non esiste Dio e mi starebbe pure bene se non ci fosse però di mezzo il girovita per cui se fossimo solo carne e niente anima - come dicono i materialisti quando vengono a mangiarsi un hot dog - io sarei fregata, perché una ragazza obesa chi vorrebbe amarla?
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Ferdinando Battaglia
- 02/06/2013 09:19:00
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Vi ringrazio tutte, gentili lettrici e commentatrici, interessanti gli spunti che offrite alla riflessione, mi nutro delle Vostre parole.
Una buona domenica a tutte le lettrici e i lettori.
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Alessandra Ponticelli Conti
- 01/06/2013 21:48:00
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Nando, ho trovato il tuo testo molto interessante. Infatti, oltre a proporre un tema molto serio come quello dellobesità, trasmette in modo efficace il disagio psicologico che spesso affligge chi soffre di questo problema. Non sono daccordo, perdonami, Lorena, con la tua lettura. Anzi, credo che lobiettivo di Nando, peraltro raggiunto, sia quello di denunciare proprio la tendenza diffusa a discriminare le persone obese e a ridicolizzarle, così come accade sovente in ogni situazione di apparente diversità. Comportamenti, purtroppo, che producono, in chi li subisce, stati di profonda sofferenza. Proprio come quella descritta in questa poesia. Chi vive queste esperienze spesso si sente solo e fa fatica a immaginare di potere essere amato. E ciò che conta è il vissuto. Un caro saluto a tutti e due Alessandra
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Lorena Turri
- 01/06/2013 10:57:00
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Non devi cancellarla, Nando. Io sono solo UN lettore e posso non saper leggere, inoltre quando qualcosa è motivo di dialogo e discussione offre degli spunti di riflessione e quindi ha sempre un valore positivo. Anche io, da ragazzina, ho avuto problemi, non proprio di obesità patologica, ma comunque di "troppi chili di troppo" che mi condizionavano. Per sentirmi ed essere "accettata" ho sempre puntato su altre mie "bellezze", quali la simpatia, il fatto che a scuola me la cavavo assai bene, il mio spirito di iniziativa, la mia allegria (che allora avevo, stranamente e contrariamente a ora!. Non ho mai avuto problemi di socializzazione o altro, quindi. Ma, secondo me, più si parla di obesità come motivo di bruttezza e di rifiuto da parte dellaltro, più si incentiva il suo opposto, cioè lanoressia, che io conosco molto bene, data la mia esperienza diretta e ancora non conclusa con mia figlia. Qui Dio poco centra, piuttosto si tratta di una piaga sociale difficile da trattare, nel senso che, parlarne in un modo o parlarne in un altro, si rischia quasi sempre di sbagliare. Non so se sono riuscita a rendermi comprensibile.
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Lorena Turri
- 01/06/2013 09:21:00
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Nando, per quello che ti conosco leggendoti, so bene che non era tua intenzione fare alcun tipo di discriminazione. E ho compreso il tuo messaggio. Forse la forma per dirlo non è delle migliori e può creare fraintendimento, a mio avviso. Quello che dice Loredana è vero, qualsiasi diversità comporta sempre un disagio ma non è vero che il diverso non è amato e dire che solo Dio ama una ragazza obesa mi sembra un po eccessivo, ecco tutto. Ci sono anche persone obese atee.
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Nandobattaglia
- 01/06/2013 06:40:00
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Lorena, ti ringrazio dellosservazione, se è questo il messaggio che vi si legge allora sarà meglio cancellarla, non sono stato in grado di esprimere correttamente ciò che avrei voluto dire, che è lontanissimo da discriminazione e ironia e certamente è anche una "rilettura" della mia esperienza adolescenziale della "bruttezza", che in genere ha portato un confronto doloroso con gli standard dominanti. Allora, ancora oggi, se osservo una creatura giovane, come in questo caso della ragazza obesa, "rivivo" il sentimento degli "esclusi" dallamore, di coloro che, nellambito affettivo delle "due metà", provano nellanima una solitudine della nostalgia per un sentimento agognato e che si dispera mai si riceverà (ma come giustamente affermi tu, non é oggettivamente così e per fortuna) e ciò mi ispira, come credente, la benedizione di una Rivelazione che "parla" di Dio e di Lui come Amore che ama indiscriminatamente ciascuno senza conoscere i nostri giudizi terreni; e se è pur vero che Dio non risolve senza Eva la solitudine di Adamo, oggi sappiamo che la trascende e le apre una possibilità relazionale con lAssoluto, che ascende a Vette mistiche umanamente impensabili. Mi scuso con te e con tutti i lettori per la confusione del mio ragionare, sono i miei limiti culturali e intellettuali, ti ringrazio per avermi offerto di spiegare questi testo, molto semplice e scritto "a caldo" dopo unosservazione in un fast food. Se confermerete però la tua prima impressione, allora lo cancellerò: la dignità delle persone è più importante delle buone intenzioni. Buona giornata a tutti
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Loredana Savelli
- 01/06/2013 06:36:00
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Io penso che Nando voglia evidenziare la percezione della ragazza obesa, il suo non sentirsi accettata e non cè dubbio che nellla maggior parte dei casi sia così, soprattutto a livello di teenagers. Il film Hairspray colpisce molto i ragazzini (ho provato) proprio perché ribalta il pregiudizio. Quindi la poesia di Nando non mi pare ironica ma paradossale, denunciando una stortura del concetto di amore. Un caro saluto a entrambi
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Lorena Turri
- 01/06/2013 00:03:00
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Non so, forse non so leggerla, Nando, ma la trovo un po discriminatoria. Conosco ragazze obese amate, così come conosco ragazzi che preferiscono le obese alle altre. Lobesità, come lanoressia, è una patologia, spesso psichiatrica e non è bello farci su dellironia.
Perdonami se ho frainteso.
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Loredana Savelli
- 31/05/2013 22:55:00
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Tremenda! Complimenti Nando
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