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al testo proposto da antonella giordano
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Comunemente si confonde il fare beneficenza con l’essere altruisti. Sono entrambe azioni compiute intenzionalmente a favore di qualcun altro. Ma occorre distinguerli. Attraverso la beneficenza, per quanto grossa possa essere l’elargizione, non si realizza un comportamento nella sua vera essenza di aiuto. Fare una donazione implica l’essere o il voler apparire generosi esprimendo sempre un’autoaffermazione di ricchezza. Ne sono un esempio i contributi a cause laiche o religiose resi da imprenditori, enti, società che rendono ritorni di immagine e persino profitti nel medio/lungo periodo. L’altruismo è altra cosa: è donarsi, in tutto o, comunque, nella misura massima, per amore dell’altro senza aspettativa di ricompensa. E’ vivere la gioia della gioia altrui, senza misurare l’onerosità del dare e nel silenzio. L’altruista si adopera per amore dell’altro, il benefattore/elemosiniere si adopera per l’altro traendone vantaggio. |
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