LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Robert Wasp Pirsig
|
||||
Sembravi rassegnato all’estate che muta i costumi, porta le vivande ai rinfreschi e le vele che fanno camiciole per quelle rotte. Averne vissute tante sull’onda non è successo, ma esercizio che auguro agli sgombri, checché si racconti dei pesci azzurri o alla ricerca delle dimore in questa o altre nuvole di parole. In cielo ora non guasterebbero tante penne scagliate come droni. L’estate cambia le figure geometriche piane in poligoni di tiro per gli occhi e, se l’inclinazione lo consente, impiega lo schizzo per preparare il disegno al gioco delle ombre: un motivo per mettere a fuoco i sogni dei carovanieri del posto. Io ne bevo, ma tu ancora sei fonte a gocce. Così cerco derive che tornino amabili.
|
|