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al testo di Rosetta Sacchi
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Ho due occhi verdi, questo è certo due orecchie su cui non mi pronuncio due narici sensibili all’eccesso due mani e due piedi che conducono verso mondi misteriosi e noti ad uno solo di noi due e all’altro manifesti sotto forma di miraggio
Vedi, alla fine nella mente torna il due e il pensare questo nuovo numero perfetto… In due nutriamo l’attesa d’una manna generosa e ci libriamo in volo senza mai preoccuparci d’approdare al suolo, in due portiamo quella croce in modo che non penda mai da un lato
e al cuore offriamo la speranza che la vita un dì sia mare calmo e non un susseguirsi di tempeste per noi, monchi ammutoliti stanchi. In due parliamo a noi anche da soli senza il rischio d’andar fuori di senno e ci rallegriamo d’esser uno solo sognando un viaggio libero da nodi.
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