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Blue spleen

Fedele compagna

mi è questa malinconia

come un male cronico

eppure sottile

 

e m'attraversa in ogni stagione

come perenne cielo d'inverno

densità grigia nel silenzio

che stancamente contemplo

 

ho nel cuore il sogno di un poeta

assassinato all'alba

ed ho nella mente

le ombre lunghe della sera

 

e il mio fiume è lento

tra le rocce

nel ricordo remoto

di un'impetuosa cascata

 

La dannazione perpetua

d'amare ogni dolce veleno

con cui la vita spesso mi alletta

frutto dalla tenera polpa

 

nettare poi contaminato

dal nocciolo amaro

succo che delude la bocca

la voluttà spesso tradisce il piacere

 

e lo corrompe in dolore

ed io sono splendida maestra

in questo processo alchemico

che non conosce antidoto

 

e conto le spine

rovi che han messo radici

nell'inquieto spirito mio

sono abbastanza per trafiggere

 

come nere stelle morte

il corpo della notte

che si stende su di me

come un amante senza amore

 

Non rattristatevi di queste parole

il cieco impara ad amare il suo buio

e forse più di altri persi nel sole

può scorgere la luce più rara

 

quella incompresa delle tenebre...

 Salvatore Pizzo - 09/06/2016 22:05:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

"Non rattristatevi di queste parole

il cieco impara ad amare il suo buio"
Bei versi di profondo ed intenso significato, ed anche gli altri non sono da meno

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