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Scrivi un commento al testo di Fausto Torre
07:55

tutto fuorché il silenzio è l'ipotesi
di cori eterni
come uno che ha modo di pensare
dice
solido

ho raccolto dei frammenti

dove tranne me il corredo della stanza
ha molte gambe
piantate


avrà di che interrompere le apnee l'edificio morto
come gode il materiale secco quando è ammollato. la sabbia emette diversi canti

molte gambe scardinate a momenti dai battiti
i vetri esplosi dai respiri

 

 

 Loredana Savelli - 24/10/2013 18:30:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Allora ci avevo quasi preso. Da ora in poi ti chiamerò collega : ))
La strana (doppia) vita dell’edificio-scuola e dei suoi periodici invasori...

 Fausto Torre - 24/10/2013 17:42:00 [ leggi altri commenti di Fausto Torre » ]

cosa dovrei perdonare?
in classe al secondo piano di un edificio ancora vuoto. L’arrivo a ondata degli alunni. le mie riflessioni.
Sono per la parola che dice in sé, meno per il discorso.
Grazie sempre per l’attenzione.
f

 Loredana Savelli - 24/10/2013 16:03:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Sebbene il testo sia volutamente lacunoso come un edificio in costruzione o in demolizione, sembra di poter ricostruire una scena concreta, una situazione (che pure resta aperta).
Chissà, è come aver percorso uno spazio privo di presenza umana e aver colto, tra i materiali e gli arredi, l’eco del respiro di chi ci è stato in precedenza, quasi delle voci "cosificate".

Ciao, perdona la (scarsa) fantasia. Ciao!!

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