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al testo di Silvia Biancheri
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Non dovrei più
stupirmi dell'ipocrisia umana che l'invidia genera, simile all'atavico cratere custode di tutti i mali. Pensando ad una mano che si perde nella carezza del mio viso, ma chiede senza donare, e due braccia che scongiurano una caduta, ma stringono senza sorreggere. Un viso che sorride senza simpatia, perché sta pregustando ciò che otterrà. Ignara e felice ascolto mille e mille archi che suonano là dove il cielo bacia il mare: tutto mi appare pulito come due occhi chiari... E dietro alle spalle sono assisi coloro che, con una brutta maschera, coprono il misero viso, ma non riescono a celare il cuore. |
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