a Giuliano Tu sbatti sul bidone e svuoti il contenitore delle cialde di caffè consumate – lo fai mentre canti al ritmo del tuo momento di pace {è un |ti ti tiii| che risuona chiaro come la luce} e sento [di parete in parete] il tuo sorriso tenero attraversare la casa fino alle mie stanze.
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Klara Rubino
- 16/02/2020 16:43:00
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"Al ritmo del tuo momento di pace" è il verso centrale per me; interrompe la seria di allitterazioni di partenza che descrivono e fanno vivere al lettore il presente attraverso i suoni delle consonanti ed è un verso che mette insieme "ritmo" con "pace" e lo fa nel "momento".
Cè poi la tenerezza che attraversa le pareti.
Sei tu che forse apri tutte le porte perché riconosci quel sorriso che appartiene alla stanza del tuo cuore ed è lì che torna.
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Roberto Maggiani
- 16/02/2020 01:13:00
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Grazie Laura, che bel commento, mi è utile, questi esperimenti/espedienti grafici non si sa gli effetti che possono avere sul lettore.
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Laura Turra
- 15/02/2020 05:44:00
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Quel “momento di pace” è di una tenerezza infinita. Dai trattini alle parentesi, a quel suono onomatopeico: tutto rende questa tua una cara, deliziosa poesia.
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Roberto Maggiani
- 15/02/2020 01:20:00
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Ciao Maria, grazie. Ciao Giovanni, che bella la tua lettura, grazie.
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Giovanni Baldaccini
- 14/02/2020 21:55:00
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Ho dovuto rifletterci un po per spiegarmi la ragione per cui mi piace e ancora non ne sono sicuro. Credo, direi forse, che la ragione sta nel fatto che rendi un attimo apparentemente insignificante denso di un senso di presenza. Ciao Roberto.
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Maria Musik
- 14/02/2020 21:55:00
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Semplicemente... perfetta!
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