Il giorno in cui sei nato Il giorno in cui mi hanno annunciato che stavi per nascere ero alla stazione ad attendere un intollerabile treno che doveva riportarmi a Roma, città dalla quale ero arrivato due giorni prima, sperando che la tua nascita potesse avvenire proprio in quei giorni che stavo a Carrara. Ero in partenza, obbligato dal dovere del lavoro, ma il mio pensiero era quello di tornare da te, che saresti nato a momenti, per vedere come eri fatto, a chi rassomigliavi, come se non avessi mai visto un neonato prima di te. Molto lentamente nella mia testa stava espandendosi l’idea che sarei diventato zio e un sangue simile al mio finalmente sarebbe scorso nelle vene di un bambino, il cui comune nome avrebbe significato amore incancellabile. Quella stessa sera al notiziario della stazione annunciavano la morte di quarantuno persone in Pakistan, pellegrini uccisi in un attentato rivendicato dai Talebani. La tua mamma era ancora in travaglio. La tua vita stava per sbocciare, mentre persone ne uccidevano altre. Caro Pietro, ancora dovevi nascere e già pensavo di doverti dire una cosa a cui credo fermamente, la vita non è mai esaurita, mai persa, quello che tu inizi è il viaggio dell’eternità, è la meravigliosa esperienza dell’esistenza che già era prima di te ad attenderti e mai più ti lascerà. Sei nato il 4 aprile 2011, il giorno dopo del mio ritorno a Roma. Ho saputo della tua nascita dalla zia Laura mentre uscivo dalla palestra con Giuliano, mi è arrivato un messaggio che diceva: “Siamo ziiiii:-)!!!”. Sei nato alle 18:23 di un giorno di primavera. Eri il fiore appena sbocciato. Insieme ad altri coloravi il giardino della vita, mentre noi, già alberi, ti osservavamo da quassù, non potendo fare altro che darti ora ombra ora sole, a nostra fantasia, pensando sempre di farti del bene… ma il sole, il tuo sole, la tua vera gioia, raggiungilo, cercalo e facci capire dove sta. Cerca quel sole e non permettere che la nostra chioma ti tolga luce. Nel giorno in cui sei nato molti hanno perso quella luce, adombrati da altri. C’erano guerre, anche vicino a casa, il popolo arabo cercava la sua libertà. In tante parti del pianeta che ci ospita, la Terra, vi erano persone in lotta per la giustizia e l’equità; anche la nostra amata Patria, dove tu sei nato, era oppressa dalle nefandezze di uomini politici corrotti, v’era un capo del Governo che ci stava disonorando in tutto il mondo, doveva essere processato, ma stava cercando di piegare il Parlamento, il tuo, quello della Repubblica Italiana, a realizzare leggi ad personam per salvare sé stesso dalla giustizia. In quello stesso giorno in cui sei nato, nonna Marosa ha terminato la tua culla, l’ha cucita per te, e ha ricamato a mano lenzuola con canarini gialli, è felice perché sei arrivato. Ti devo dire anche un’altra cosa importante, non è stato facile averti. La tua mamma e il tuo papà ti hanno desiderato molto. A un certo punto ho pensato di andare dalla tua mamma celeste, eri là con lei, il suo nome è Maria. Le ho chiesto di te, anche scrivendole, affinché tu potessi arrivare facendo felici mamma e papà insieme a tutti noi, nonni, zii, cugini e amici. Ho saputo che anche altri le hanno chiesto di farti arrivare, da dove non lo sappiamo. L’ho ringraziata, perché, sappilo, la gratitudine attira il bene, sii sempre grato alla vita e a chi ti ha desiderato più di ogni altra cosa. Mi piacerebbe, quando sarai grande e potrai andare in giro da solo, che tu andassi a Ortonovo, al Santuario, lì la mamma celeste, alla quale ti affido, gioirà di te, portale un fiore, solo uno, tanto basta, e ringraziala. E adesso una cosa divertente. Appena dopo aver saputo della tua nascita, stavo tornando a casa e per strada c’era il manifesto con la pubblicità del film di Nanni Moretti, Habemus Papam. Pietro, Pietro, che birbone… Un bacio da zio Roberto.
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Roberto Maggiani
- 22/04/2011 20:05:00
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Cari amici, grazie.
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Michela Duce Castellazzo
- 22/04/2011 18:49:00
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Moltissime e sincere felicitazioni, zio Robbè!! Pietro è sicuramente un bimbo fortunatissimo...
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pietromenditto
- 06/04/2011 22:20:00
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Augurissimi Roberto, posso capirti. Mio figlio è nato che avevo 48 anni. Tu sei molto più giovane e ti auguro numerosa e sana figliolanza (se già non sei padre).
Pietro Menditto
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Nando
- 06/04/2011 14:34:00
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Caro Roberto, oltre ad associarmi ai numerosissimi auguri, che affettuosamente hai ricevuto per la nascita di Pietro, concedimi la sfacciataggine di proporti di conservare, oltre alla tua lettera, anche la pagina dei commenti(o almeno quelli che riterrai opportuno conservare), perché un giorno Pietro possa riascoltare le voci del mondo, le voci dei "suoi" tanti fratelli, resi tali dallantropologica e dalla teologia(a volte diventiamo fratelli indegni e pesanti, ma sempre fratelli); cosicché ritrovi, ogni qualvolta leggerà queste righe, ulteriori motivi di felicità per il dono della vita. Grandissimi auguri
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Roberto Maggiani
- 06/04/2011 01:24:00
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Grazie caro Leopoldo, grazie per la condivisione della felicità.
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leopoldo attolico
- 06/04/2011 00:15:00
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Sono certo che Pietro , un giorno non lontano , leggerà queste note e sarà orgoglioso dello zio Roberto ; un po meno per lineffabile personaggio dallo stesso Roberto doverosamente contestualizzato .
- Caro Roberto , saperti felice mi fa felice ! L .
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Roberto Maggiani
- 05/04/2011 20:38:00
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Grazie cari amici, i vostri auguri e la vostra condivisione di gioia mi rendono ancora più felice. Un abbraccio a tutti.
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Franca Alaimo
- 05/04/2011 16:36:00
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Caro Roberto, è da giorni che non leggo la rivista, perchè troppo dolorante alla schiena, che mi impedisce di stare a lungo seduta; ma oggi muovo "i primi passi" ( è lespressione giusta, no?) e leggo questa tua radiosa pagina damore per il tuo nipotino Pietro, che da poco è venuto a gustare la bellissima vita della terra, bellissima anche se macchiata ancora dal male e dalla violenza. Ma Pietro accende tutta la nostra speranza, perché è un piccolissimo uomo, con il cuore tutto bianco. E poi nasce già fortunato: voluto fortemente, protetto dalla madre celeste,e salutato da uno zio che è poeta anche quando scrive in prosa. Allora, tantissimi auguri a Pietro e allo zio che hanno già cominciato così giosamente la loro storia damore.
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Guglielmo Peralta
- 05/04/2011 14:13:00
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Un pezzo di storia, povera e triste, si lega, qui, al miracolo della nascita. La vita sacra e la vita profanata. Ad ogni nascita "urge" rinnovare laugurio e la speranza nella venuta di un uomo nuovo. La vita non sarà "esaurita e persa" se il miracolo andrà oltre il momento della nascita. Auguriamo al piccolo Pietro che, da grande, possa condividere con la sua e con le altre generazioni la realtà di un mondo assolutamente migliore.
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Luca Soldati
- 05/04/2011 11:12:00
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Auguroni zio Bunny!!!
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Paola
- 05/04/2011 10:52:00
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Pietro e un bambino fortunato perche ricevera tanto "sole" dallo zio. Auguri!!!!!
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Roberto Perrino
- 05/04/2011 09:34:00
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Auguri!!!
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Maria Musik
- 05/04/2011 07:06:00
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Grazie, grazie e grazie ancora per aver condiviso con noi questa nascita! Un testo di incantevole semplicità, verità, sensibilità e amore.
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Loredana Savelli
- 05/04/2011 07:05:00
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E una gioia incontenibile quando si vive una nascita così da vicino. E bello che si riescano a trovare parole così dirette e "giuste". Sarà un bambino focoso e solare, sta a noi vecchi alberi lasciargli spazio perchè trovi il suo e che inondi di verde tutta la terra!
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Giuliano Brenna
- 05/04/2011 00:27:00
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Una cosa bellissima, raccontata al cuore e col cuore. Complimenti e tantissimi auguri al piccolo Pietro!
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Roberto Maggiani
- 04/04/2011 23:55:00
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Grazie cari amici per la condivisione di questa gioia. Un abbraccio.
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Giuseppe Bisegna
- 04/04/2011 23:49:00
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oddio quantè bella, commovente, affettuosa...ho pensato al piccolo Pietro che la leggerà o rileggerà fra venti, trenta anni, chissà come sarà il mondo allora e chissà cosà penserà di oggi.
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Maurizio Sciascia
- 04/04/2011 23:19:00
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"la vita non è mai esaurita, mai persa, quello che tu inizi è il viaggio dell’eternità, è la meravigliosa esperienza dell’esistenza che già era prima di te ad attenderti e mai più ti lascerà"
Una meravigliosa tenera dichiarazione damore incondizionato. Condivido sensazioni ed emozioni vissute. Infiniti Auguri!
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