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al testo di Lorenzo Tosco
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Desiderata io l'avevo tanto quella signora ch'era “bona” assai ed alla fine mi concesse il vanto di dire si al mio “tu me la dai?” Venne la sera, e come per incanto in camera da letto la portai arrapato da tal furioso canto di sesso, che nel cuor m'immaginai. Cominciò col levarsi la maglietta poi le scarpe, le calze e il reggiseno, io ci avevo una voglia maledetta e di libido n'ero proprio pieno. Per ultima si tolse la sottana... ed ebbi allora sensazione strana. E mi toccò, povero me, vedere lei con un paio, si, di mutandine che appena le coprivano il sedere a strisce bianco- nere, le Juventine! La Juve non è stata mai gradita dalle mie parti, mi sparì possanza, la mia bandiera scese dal pennone e a terra s'ammosciò senza speranza. “Tu torna un'altra volta, ahimè” le ho detto “ed una cosa io ti chiedo sola, se vuoi che il mio stendardo resti eretto mettine un paio, ma che sian viola!” Nota dell'autore: Domani martedì si gioca Juventus-Fiorentina E' risaputo che la maglia a strisce bianconere della Juventus non è davvero gradita in Firenze e provincia, per cui persino al cinema non si gradiscono i capolavori se sono in bianco e nero. E anche un indumento intimo a colori bianconeri, sia pur indossato da una bella signora, può provocare un rigetto... Il viola è invece il colore delle maglie della Fiorentina. Questa strimpellata erotica è composta da un sonetto classico e tre successive quartine. |
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