Mi dispiace, sono una ladra, una ladra di lucciole.
Ladra di emozioni e turbamenti,
li rubo fuori e dentro di me.
Rubo, rubo alla gente che incontro per strada tra i luoghi di incontro.
Vampiro famelico,bevo sangue di vite parallele e convesse,
assetata di linfa a nutrire aride stagioni che devono ancora avvenire
Rubo, rubo la luce nei tuoi occhi che mi guardano,
rubo il calore del tuo tocco sotto la pelle di marmo,
rubo il perverso delle tue labbra sulle mie a renderlo eterno
in versi consacrati agli dei
Sono una ladra,
ma non dono ai poveri di spirito,
solo una ladra di lucciole
ad illuminare i boschi e i campi
nelle notti di luna menzognera.
Sono una ladra, una ladra di lucciole,
luce evanescente divorata d'aurora.
Genni "La Ladra di Lucciole"