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Marisa Madonini
- 23/11/2014 10:20:00
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Non sono ancora riuscita a leggere tutti questi bei canti e le sue traduzioni, sig. Pieragnolo... questa mattina presto però, in un quieto silenzio domenicale, ne ho incontrate alcune e mi hanno fatto tanta buona compagnia.Sono componimenti profondi ma accessibili e questo li rende ancora più graditi. Complimenti per il lavoro di traduzione e diffusione
Alessandro Canzian
- 04/11/2014 05:35:00
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http://alessandrocanzian.wordpress.com/2014/11/04/ad-ora-incerta-tomaso-pieragnolo/
Franca Alaimo
- 13/10/2014 23:55:00
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Il pregio di questa antologia sta anche nelle schede che precedono i poeti proposti, perché contengono, oltre i dati biografici degli autori, anche un giudizio interpretativo, che mette a fuoco le caratteristiche salienti delle loro diverse poetiche. E interessante la presenza di molte donne, perché da qualche tempo finalmente la poesia si completa di un punto di vista necessario. Una cosa è pure da osservare: mettendo a confronto la poesia italiana contemporanea e quella di questi autori del Centro America, si nota come da questultimi resti fuori quel cerebralismo e quelloscurità che spesso li caratterizza a favore di una poesia per lo più lirica e metaforica, che sa fondere insieme lattenzione al sociale con lautobiografismo, la bellezza delle immagini con la pregnanza dei contenuti. Si tratta di poesie, in ogni caso, pienamente comunicative, che davvero possono rifondare quel legame fra il poeta e il lettore così ampiamente compromesso. A chi parla la poesia italiana, oggi? Fatte queste considerazioni, faccio i miei complimenti a Tomaso, che, se ha scelto di tradurre altri poeti e per questo ha abbracciato unimpresa faticosa, deve per forza essere un appassionato lettore oltre che scrittore di versi.Il mio grazie, allora, a Tomaso che questa sera mi ha donato un mondo di nomi, di piazze, di porti, di persone lontani geograficamente, ma vicinissimi sempre alle idee ed ai sentimenti universali delluomo. Grazie, Tomaso!
Giorgio Mancinelli
- 13/10/2014 05:07:00
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Con questa seconda ‘antologia poetica’ che segue a distanza di poco più di un anno la precedente “Nell’imminenza del giorno” (e-book n. ), Tomaso Pieragnolo ci informa di una realtà poetica posta al limite della nostra conoscenza in ragione di una sua validità intrinseca che necessità di essere rivisitata o, com’egli stesso afferma, visitata per la prima volta perché in parte inedita. Si tratta “soprattutto delle ‘voci’, alcune ormai lontane, di poeti centroamericani che mi hanno affidato i loro testi, al tempo ancora inediti e sconosciuti nel nostro paese” – avverte l’autore – spostando l’asse del suo intenso lavoro di ricerca e di traduzione svolto dal 2007 al 2013, al lavoro posto in essere dell’antropologo, non meno importante e appassionato, che cerca di capire e far comprendere agli altri la complessa realtà letteraria dell’America Centrale e più in generale della Latino America. Un processo questo partito da lontano e mai compiuto, che continua fino ai giorni nostri e che in passato ha visto e in parte vede ancora letterati e studiosi americanisti, impegnati nel difficile compito di ‘colonizzare’ un patrimonio culturale spesso definito ‘impenetrabile’ d’appartenenza esclusiva di popoli ‘indigeni’ che abitano la propria terra e che la storia, almeno in passato, considera un grande popolo di civiltà. Ancor più ‘impenetrabile’ quando si tratta di ‘poesia’, vuoi per i suoi richiami ancestrali e mitici, radicati nei linguaggi propri d’appartenenza, vuoi per l’urgenza indeclinabile del quotidiano come “..qualcosa che è di richiamo a tutti gli accadimenti, e non importa che questo ‘grido’ venga dal miraggio quieto del deserto o dalla fenditura di un arteria che silenziosa passa sulla mappa. La sua voce è pulsazione plurale, un ristagno di suoni e frutta, un fuoco che balza di fronte allo stupore che ci chiama. Sa che torneremo” (Simón Zavala Guzmán). Ed è in quel “Sa che torneremo” che si riallaccia il discorso letterario (magico, mitologico) più antico con quello attuale (sociologico, etnografico) del quotidiano intendere e che ahimè noi non intendiamo; non certo per mancanza di comprensione poetica quanto per il venir meno del rapporto intimo con il territorio che, invece, i poeti d’oggi hanno, sentono, respirano in quei luoghi che li ha visti interpreti di quel passato che oggi gli appartiene.
Dobbiamo un grazie quindi a quanti oggi si impegnano nel recupero ‘urgente’ delle pur diverse culture dei poeti qui presi in considerazione, onde lasciare un’immagine più completa possibile di queste ‘voci’ altrimenti isolate nel panorama della poesia mondiale che larecherche.it spinge in avanti con orgoglio promuovendo i propri e-book entro un percorso di recupero ‘free’ per tutti: “Sono queste le canzoni che canto nell’oscurità. Altri saranno i canti della luce” (Teresa Melo).
Luciano
- 25/09/2014 14:18:00
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Complimenti per le traduzioni allaltezza dei testi. Tutte liriche di grande bellezza, ma stupenda Risveglio dellacqua. Luciano Nanni.
Luca Giordano
- 24/09/2014 16:34:00
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Caro Tommaso Pieragnolo, leggerò con molto interesse le tue traduzioni, tanto più che la produzione poetica latino-americana ormai comincia a essere in poesia come in altri campi dellarte, una delle più floride e interessanti del mondo. Prima di un commento le due traduzioni, opera difficile quella del traduttore che rischia sempre di diventare un traditore, volevo dirti che il titolo "Ad ora incerta" e già stato usato per una raccolta di poesie di Primo Levi edita da Garzanti nella collana "Gli Elefanti". Per ironia allinterno oltre le poesie di ci sono una serie di traduzioni da lui fatte dal tedesco di H. Heine e di R. Kipling dallinglese. Per me non è un gran problema, penso comunque che linformazione possa esserti utile. Luca Giordano P.s. ho pensato che magari lo sapevi e non ti è sembrato un problema, comunque congratulazioni per il libro.
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