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Pubblicato il 16/12/2021 11:21:08
Alle spalle la città vivente e c'è una linea qui ai miei piedi lunga quanto non lo so ma a misura di un'assenza oltre l'acqua è pesante e fonda scura sotto la sua onda ma sempre quanto non lo so. Io seduto all' orlo dello sprofondo nel punto più in vista di questo mondo con una scatola per la meraviglia e poi cento perchè le rassomiglia per i seni scatole duecento per la schiena sui trecento per lo sprofondo son quattrocento per il clitoride non basta il vento le labbra poi son soglia di altro mondo. E qui il vento non sta mai fermo scende arioso dalla valle ma sai che ci ritornerà a misura di un'assenza lunga quanto non lo so almeno fino a quando ridiscenderà. Intanto busso a quella soglia d' anima nuda e nudo corpo immortale desiderio e soglia di un eterno sogno. Però sa del mio tormento che misura la sua assenza ed un po' se ne compiace.
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