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Pubblicato il 29/05/2022 11:49:12
Ecchecazzo, sempre fiori e metafore fiori e metafore e ciclamini rosa come le sue mutandine e calle oscene dal clitoride eretto affondato nel buio senza vergogna. Ma il fiore più bello l’ha tra le cosce e lo nasconde come fosse una vergogna. Ma lei è così bella quando: è pudica come una mimosa, e si ritrae al tocco è sfrontata, e aperta, vestita di petali trasparenti di ciclamino è senza vergogna, come una calla spalancata anche quando è invisibile come i miei pensieri. Oggi è lì che vado. Nei miei pensieri.
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