Pubblicato il 20/09/2011 15:28:42
Domani la linea del mio orizzonte non sarà più il mare. Domani parto e ritorno al mio orizzonte vago e impalpabile, irraggiungibile e mortale.
Saranno l’assenza dal piacere, di vivere sereno, il mio cruccio e la mia malattia.
Sarà l’assenza del sussurrio delle onde che mantiene il dormiveglia, il bagliore del sole e il fresco leggero del vento.
Sarà l’assenza delle avventure amorose, probabili e impossibili, spogliate di tutto nella loro spensierata semplicità che rimarranno memoria e desiderio.
Ritorno nel tempo che mi percuote e che non mi considera tornerò in mezzo a tutti
Horror pleni
Sarà fuggire, fuggire sempre nel mio animo nel mio respiro nel mio cuore.
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