Pubblicato il 29/10/2011 15:31:48
Va incontro al tuo domani con la fiducia di un bambino e non con il pianto di un adulto. Non aspettar che il cielo invii rose ma si tu terra per il tuo giardino.
Hai lasciato la porta aperta correndo tra ali di folla, hai attraversato lo spazio di un amore correndo nelle tue scarpe di tela, non ti seguirò ogni vento ha la sua vela.
Abbiam bevuto nel fiume ubriacando la vita, abbiam suonato parole d’amore illudendoci di fregar la morte ma al risveglio era lì, regina con la sua corte.
La strada mi corre davanti si muove e si contorcie. Morire è capire che non ci sarà più primavera, ti ho portato a vedere la neve lì ci siamo detti addio.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Enrico Vergoni, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|