PENSIERI ERRABONDI SULL'ARTE
(recuperati da vecchi foglietti sparsi)
Fare Artistico
Scrivere, dipingere, suonare, è dare espressione alla propria anima, affermarne l’esistenza nel cuore caotico del reale, inscriverne l’individualità nella polifonia universale, a cui tutte le voci concorrono per dire il tempo umano, negli infiniti travestimenti che sono le singole esistenze degli uomini
(senza data – forse 2000/2001)
Arte e Artista
L’artista quasi mai vive veramente il suo tempo. Egli è sempre pro-teso ed ex-teso verso il tempo interiore della propria creatività: un altrove temporale e spaziale che lo rende apolide e orfano e gli impone i propri ritmi - che la volontà cosciente non può controllare, anche quando egli mangia o dorme o siede sul water.
(Gennaio 2005 )
Allo Specchio
Cercò di assumere un’aria da ritratto moderno, provò pose ed espressioni diverse, ma il risultato rimaneva insoddisfacente. Mancava quella particolare luce che l’arte aggiunge al reale, mancava il mago capace di creare l’inedito assoluto con mezzi comuni, e insomma mancava tutto ciò che rende tale l’arte.
Arte globalizzata
L’arte è figlia di una solitudine sconfinata – sublimata dalla sofferenza. Il mercato, sempre più globalizzato, si ingegna costantemente a riprodurre in forme varie le sue parodie.
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