Pubblicato il 19/03/2012 13:56:36
Accade, certi giorni, che la vita s’avvelena e non sai come scovarne la causa. Scopro la fiacca di lettere stantie, anche perché il mio trovare costringe nel volo dell’ inquietudine.
Ho solo voglia d’andarmene via, ora. Qui, ormai, tutto è guasto di fiele, l’umano limite morto d’inedia. Allora, fosco d’entusiasmo t’affanni organizzando e scopri che, quando prepari tutto e tutto è pronto, l’idea del viaggio spossa prim’ancora di gettarti alle spalle mesi stracchi di dura insonnia e preoccupazioni. L’amaro gusto del tagliare sciape consuetudini getta fuori tanto che senti la nudità cruda e scruti l’essere pulsare forte nell’apertura della quieta vita.
L’ispirazione, mosto ribollente, trascina nella schiuma dello scrivere ovunque. Fitti intrecci di versi, trame schizzate nottetempo su grigia polvere rendono anima al gusto del partire.
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