Pubblicato il 30/08/2012 09:52:21
Dire mare si fa sconfinamento e fuga nel continuo ritornare - come un velo che trema sull'abisso, o specchio che nel cielo trascolora.
Immobile riflette il mutamento, l'illusione di sua luminescenza - sprofonda nella vita che nasconde, s'innalza verso il sole del tramonto,
poi s'inchina e di nuovo vede l'alba. Così allo sguardo muta la sua forma, eppure ha l'apertura dell'immenso.
E sulla riva come le conchiglie che sono bocca all'armonia del vento, noi siamo senso e sua parola al mare.
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