Pubblicato il 07/11/2012 14:45:12
L'odore di quella (straniera)
Maledetta erba
Cupa
Come le fronde di
Nerofiume
Nell'olio di memorie
Ripassate
Sulla lingua secca
Di ricordi
Labbra asciutte
E spente
Come le dita della sera sul
Cielo viscoso di stelle
E comete come carezze
Di pelli nude bagnate
Alla coscienza di
Ieri
Quando tra le redini
Mani infantili
Di grande potenza e
Presenza
Ritorna subdolo
Al sole d'autunno
In cocci di terracotta
Tra i capelli morti
Quell'odore di cuoio
Di marzo
Dei passi attutiti
Su sterpi di bocche
Ai margini di una campagna
Minimale
Di parole e modi
Tu reciti
Di un copione perso
Agli angoli remoti
Del letto
Sotto le testate di vetro
Spaccato infranto
Di cuore pestato
E noia
Ti disturbi
Tra quegli odori di ricordi
Distrutti
Rimescolati nell'intimo
Confuso di una tasca
La collina dei conigli
Arsi al sole di primavera
La criniera cupa di
Cavallo
L'odore della straniera
Me lo spieghi il senso
Di quella corsa a rompicollo?
In punta di sasso
A piedi martoriato
Me lo spieghi
Quell'inciampare negli occhi di lei?
Sotto le pietre
A bordofiume
Senza pensare al domani
Me lo spieghi quell'odore di lei
Erba maledetta
Cupa
Come le fronde sotto cui riposi?
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