Pubblicato il 29/11/2012 22:01:09
E' tornato il vento dei centoventigiorni occhi di diluvio universale amore sacrificale che non finisce d'iniziare -tempo penultimo-questo. Ti mandai a dire: -Si sono riempite le fontanelle, i morbidi pianori, sulle teste dei bimbini- hai mai toccato quei vuoti tra le dita? Ora che accenni a restare sono scomparsi I ragazzi salgono le scale e tu devasti lo sguardo neghi lo scatto-ma comanda l'll tempo Porto le ninive sotto il seno, come mettere il mondo tra i solchi di un bambino, negli occhi trine nere
ricamate come testimoni emozionati una rete di speranza l'arpa eolica una resa viva, nella foresta di orologi, salva,brillante d'acqua dell'Io, l'argine alla deriva, di gesti nascosti. Trema l'oro del cuore nel canestro di dolore giro a durate le braccia nei secchi di lino i semi fin giù, e sollevo le mani, lucenti a quel dio che di noi ha bisogno per fare miracoli
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